Per la rubrica “Scrivo per…”, dedicata alla segnalazioni dei lettori, proponiamo oggi una lettera firmata giunta in redazione, in cui si espone la situazione degli alberi del parco di via XXV Aprile. Il lettore evidenzia come anche in tale zona della città le radici degli alberi sono ormai molto invasive, tanto da entrare praticamente nelle abitazioni a piano terra dei dintorni. L’autore della missiva chiede all’Amministrazione di effettuare lo stesso trattamento riservato agli alberi di viale Sant’Antonio, per cercare di risolvere il problema. Di seguito la lettera integrale.
Buongiorno alla gentile redazione della “Notiziaweb”, circa 4 anni fa inviavo analoga lettera a codesta redazione sul degrado del parco sito in via XXV Aprile, sullo stato di abbandono totale. Codesta redazione pubblicò tale lettera e l’allora amministrazione comunale si fece viva con una potatura degli alberi, fatta da calzolai, ed una pulitura del parco. Ad onor del vero fu solo grazie all’attiva ed attenta attenzione di un consigliere d’allora Marcello MOCCIA, che il sindaco pro-tempore attivò i lavori. Da allora il degrado è ritornato con prepotenza nel parco. Sempre ad onore del vero l’attuale amministrazione senza nessuna attivazione di fatto ha ripulito già due volte il parco dall’immondizia. Oggi leggo che la popolazione si è ribellata al taglio di questi alberi non secolari. Dico a questa amministrazione se c’è possibilità intervenga in ugual maniera nel parco di via XXV Aprile, in quanto questi signori sono lontani dal vedere e conoscere il degrado di detti alberi e degli incalcolabili danni che provocano e che stanno provocando. Hanno materialmente frantumato, grazie alle radici di questi alberi non secolari, ribadisco non secolari, i marciapiedi, il manto stradale nonché tutte le condutture di fogna, luce e gas, un piccolo intervento degli operatori richiede l’intervento di scavatori. Non da meno, ormai, le radici, di fatto, stanno entrando nelle case a piano terra di via XXV Aprile, quartiere storico dove persistono le prime villette d’Italia. Pertanto, ben venga la decisione di tagliare questi alberi e ripiantare alberi idonei alla Città. Qualora qualcuno non fosse d’accordo, pregherei che scrivesse al sindaco di piantare quegli alberi nelle immediate vicinanze di casa sua anzi i costi li sosteniamo noi del quartiere. Tengo a chiarire che il quartiere Ina-Casa, il cui progetto fu affidato a Mario Ridolfi nel 1949, conferì un ruolo di centralità per molti decenni. Oggi, invece, gli è stato conferito uno “stato di abbandono”. Chiedo a codesta amministrazione di intervenire come nel quartiere Sant’Antonio con il taglio dei summenzionati alberi. Non posto foto ecc., invito il popolo del web a verificare di persona i danni che questi alberi non secolari stanno provocando.