Cala il sipario sulla nona edizione della fiera del Libro che, nella sua serata conclusiva, ha proposto al come sempre numeroso pubblico un parterre che lascia spazio alla riflessione e all’impegno sociale, con la presentazione del volume “Criminalità economica e casi di studio” curato da Leandro Limoccia, e che al contempo regala emozioni con la straordinaria performance di Morgan. Ed è proprio l’abilità nel saper coniugare temi impegnati con momenti più leggeri la chiave del successo per una Fiera del Libro che non ha deluso le attese né del pubblico né della Regione Puglia che, riconoscendo la bontà e la qualità dell’iniziativa, ha deciso di patrocinarla e finanziarla. «Non potevamo rimanere indifferenti a questa iniziativa perché mette al centro della propria missione la cultura e la scuola – ha dichiarato l’Assessore all’Istruzione e al Diritto allo Studio della Regione Puglia Sebastiano Leo in conclusione della tre giorni -. Dare ai nostri ragazzi la possibilità di conoscere e comprendere determinate tematiche è importante. Mi auguro che questa bella realtà locale possa arrivare anche fuori Cerignola».
“CRIMINALITA’ ECONOMICA E CASI DI STUDIO”
La serata si è aperta con la presentazione del volume “Criminalità economica e casi di studio” curato da Leandro Limoccia, una delle figure di spicco dell’antimafia sociale, cofondatore di “Libera” con Don Luigi Ciotti nel 1995 e coordinatore della rete anti-camorra in Campania. L’autore ha dialogato con il sociologo Marcello Colopi, l’antropologa Cristina De Vita ed il prof. Giovanni Cera ponendo lo sguardo sulle infiltrazioni mafiose nell’economia e nella società civile e su come l’antimafia sociale può contrastarle. «In questo libro non vi è solo una ricostruzione delle vicende giudiziarie ma ci sono i volti delle persone che hanno subito la violenza criminale e le testimonianze delle esperienze di antimafia sociale – spiega l’autore -. La lotta alle mafie ha bisogno anche di una strategia economica che affianchi l’educazione alla legalità. È una battaglia difficile perché si scontra con una radicata cultura mafiosa che può essere vinta soltanto se ricominciamo a vivere da cittadini e ci riappropriamo della nostra democrazia».
IL LIVE DI MORGAN, TRA VERSI E MUSICA
Alle 21:30 l’evento conclusivo della Fiera del Libro nonché il momento più atteso dal pubblico. Sul palco di Palazzo Fornari sale Morgan – alias Marco Castoldi, classe 1972 cantautore tra i più eclettici ed apprezzati del panorama italiano, frontman storico dei Bluvertigo ed ex giudice di X-Factor – che, con la complicità del regista e sceneggiatore pugliese Cosimo Damiano Damato, si lancia in uno “spettacolo fuori tema” dove protagonista è il rapporto tra musica e poesia, rieletto da tutte le sue angolature. Con estro e spontaneità Morgan ha guidato un pubblico curioso ed affascinato dai racconti del cantautore milanese in un viaggio che ha permesso di conoscere meglio tanti aspetti e sfaccettature della canzone d’autore italiana ed internazionale. Non si allontana per un momento dal suo pianoforte Marco Castoldi, che si districa con agilità in un repertorio che va dai suoi più grandi successi (Altrove, Assenzio) passando in rassegna in meglio del cantautorato italiano (con Modugno, Tenco, De Andrè, Sergio Endrigo, Enzo Jannacci, Battiato) passando per i capolavori firmati Queen e David Bowie. E quando al termine di una entusiasmante esecuzione di Bohemian Rapsody Morgan scende dal palco acclamato da un pubblico in visibilio, tutti hanno compreso il messaggio di questo viaggio: «musica e poesia – dice – non sono la stessa cosa, forse lo sono state in passato» ma sono di sicuro fatte della stessa materia, le emozioni.