Sgarbo istituzionale o difetto di comunicazione? Sembrerebbero queste le due vie per dar ragione della mancata comunicazione ad ASIPU dello stop alla procedura che avrebbe visto subentrare l’azienda coratina nello svolgimento dei servizi di raccolta dei rifiuti a Cerignola e nei bacini Fg/4 e Bat/3. É datato 3 agosto il documento che ASIPU ha inviato all’AGER e ai comuni, documento nel quale l’azienda rivela tutto il proprio risentimento rispetto alla questione. «Apprendiamo dalla stampa – scrivono da ASIPU – di possibili diverse scelte gestionali di uno o più comuni che non vedrebbero coinvolta la nostra società». Incipit che lascia presagire un ultimatum, in ragione anche degli impegni presi lo scorso 7 giugno all’AGER e il successivo 29 giugno in Prefettura a Foggia. «In assenza di vostre ed imminenti comunicazioni – precisano da Corato –, si dispone l’archiviazione del procedimento».
Di fatto ASIPU, dopo essersi resa disponibile, aver interloquito e inviato le proposte, è stata messa da parte senza una comunicazione. La soluzione di proseguire con SIA, della quale si è venuta a conoscenza lo scorso 30 luglio durante il consiglio comunale, ha di fatto messo fuori gioco ASIPU e dato luogo a un vero e proprio strappo con la stessa e con i comuni della Bat. «Il Comune di Cerignola verserà mensilmente alla SIA l’importo di Euro 340.000,00, che l’Amministratore Unico di SIA dovrà utilizzare per il pagamento del costo del personale imputato al Comune di Cerignola» ha detto il Sindaco Franco Metta. Dunque, futuro con SIA, addio ASIPU e gestione economica suddivisa comune per comune.