Riguardo alla nota questione che vede contrapposte la società GE.CO.Gi. e le Confraternite, il Sindaco di Cerignola avv. Francesco Metta ha inviato la comunicazione sotto riportata al fine di convocare le parti in una riunione, presso il Palazzo di Città, volta a trovare soluzioni eque nell’interesse dei cittadini.
“La situazione di aspra conflittualità che si è venuta a creare in riferimento ad un luogo che per vocazione dovrebbe essere di pace e di tranquillità, mi risulta totalmente inaccettabile. Mi rendo conto che scontiamo oggi scelte contraddittorie ed ambigue fatte da precedenti Amministrazioni; ciò non mi esime dall’adottare iniziative che temperino gli animi, plachino i contrasti e garantiscano in quel luogo santo una civile convivenza e una completa tutela delle aspettative dei miei concittadini. Né la Ge.co.gi. né le confraternite hanno il dovere di seguire le indicazioni che l’Amministrazione vorrà dare; ognuno può determinarsi nella maniera che ritiene più opportuna. Ho provato a rispettare tali prerogative, ottenendo però come effetto il proliferare di contrasti, azioni giudiziarie e contrapposizioni che turbano i miei concittadini. Urge quindi, nei limiti del possibile, individuare una soluzione.
A tal fine siete convocati nel mio Gabinetto per le ore 16.00 del giorno 19 aprile p.v. allo scopo di definire la controversia in atto con la propositiva e attiva mediazione della Amministrazione Comunale in persona del Sindaco e del Dirigente del Settore. Auspico che i miei interlocutori compongano la propria delegazione in maniera tale che siano rappresentate tutte le competenze necessarie a pervenire ad una soluzione transattiva all’esito dell’incontro. Ognuno si impegni a risparmiarmi eventuali rinvii sine die, che ho già sperimentato essere forieri di irrigidimenti che tutt’ora reputo ingiustificati ed ingiustificabili. Desidero menti e cuori impregnati di tolleranza e buona predisposizione. Sottolineo questo aspetto perché, nel caso il tema sia sfuggito a qualcuno, è vero che discuteremo di servizi, ma anche di servizi a pagamento e, dunque, di vile denaro. Nell’attesa abbiate i miei più cordiali saluti”.