Da lunedì 27 agosto Cerignola è tornata a sedere all’assemblea del Consorzio ASI, ossia il luogo deputato allo sviluppo industriale della Provincia di Foggia. A darne l’annuncio è proprio lo stesso Sindaco di Cerignola Franco Metta che ha posto l’accento sulla rinnovata presenza della città ofantina laddove si decide il futuro della Capitanata. «Il Consorzio ASI -ha detto Metta -, importante sempre, sarà fondamentale nella gestione della realizzazione del cosiddetto retro/porto di Manfredonia: la piattaforma logistica di Incoronata, fondamentale, ad esempio, per il nostro agro alimentare. Solo dei solenni sprovveduti sarebbero rimasti estranei ad un Ente pubblico di tale rilievo. Gli sprovveduti del centro destra di Antonio Giannatempo e quelli del centro sinistra di Matteo Valentino».
Una critica che respingono al mittente i due ex-Sindaci, con Matteo Valentino che parla di «inutile adesione» e rivendica la propria scelta fatta dieci anni fa. «Proprio sulla decisione di non esserci vi fu anche il placet di Rino Pezzano che allora faceva parte della mia maggioranza – spiega l’ex primo cittadino -. Quel carrozzone, storicamente democristiano, è sempre stato foggia-centrico. L’ho ritenuto un ente inutile, semplicemente perché ha avuto occhi soltanto per poche aree industriali della Provincia di Foggia, ossia Foggia e Manfredonia. Per Cerignola, quando nacque la Zona Industriale, fu estremamente marginale la infrastrutturazione affidata all’Asi. La mia sensazione è che questa adesione sia stata fortemente sollecitata da Angelo Riccardi, oggi amico di Pezzano e di questa maggioranza, cocktail di civici ex-destrorsi ed ex-sinistrorsi. A distanza di dieci anni la scelta che Metta considera sbagliata ha di fatto generato un risparmio per l’ente che pagava una quota di adesione inutile. Per Cerignola l’Asi non può far nulla, e aggiungo, non ha mai programmato nulla per le comunità del Basso Tavoliere» conclude Valentino.
«Abbiamo riacquisito il diritto di stare seduti al tavolo del Consorzio – ribatte Metta – con tutti gli Enti Pubblici. Mancava solo il Comune di Cerignola. Il 27 agosto abbiamo ufficialmente ripreso il nostro posto in Assemblea, dopo 18 anni di assenza – sottolinea il primo cittadino -. Torniamo ad essere protagonisti dello sviluppo industriale del nostro territorio».
Un’adesione bocciata anche dall’ex-Sindaco Antonio Giannatempo che rimarca come l’adesione all’ASI producesse «nessun beneficio per le nostre comunità. Avevamo fin dai tempi del secondo mandato di Salvatore Tatarella rinunciato ad essere lì – spiega il ginecologo cerignolano -, proprio perché si pensava solo e soltanto allo sviluppo di Foggia e di qualche altra area industriale. Annualmente ci iscrivevano e ci chiedevano la quota di adesione ma abbiamo sempre declinato l’invito. Non parole, ci sono le carte a dimostrarlo. Sono convinto, come in passato, che l’ASI non sia utile a Cerignola».
Gennaro Balzano
La Gazzetta del Mezzogiorno