Dopo la polemica seguita alla diffusione di foto hot di un parroco di Candela, dal 17 agosto sospeso da Monsignor Luigi Renna, proprio il Pastore della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano ha risposto, attraverso questa testata alle accuse lanciate al suo indirizzo da diversi giornali e dall’escort Francesco Mangiacapra. La Diocesi infatti è stata baciata di attendismo e di silenzio rispetto alla questione che ha riguardato l’ormai ex Parroco Don Michele de Nittis.
Attendismo e silenzio: queste le accuse nei confronti della Curia, come replica Eccellenza? «Troppo spesso si commenta senza considerare i diversi aspetti e spiego. Non si è tenuto conto dei tempi che il diritto canonico segue. Il 26 luglio si diffonde la notizia, il 29 il Parroco viene tolto allontanato dalla sua Parrocchia. Si sono acquisite intanto le prove e il 6 di agosto si è dato inizio fattivamente il procedimento. Ci sono 10 giorni per convocare l’interessato e poi la sospensione ad cautelam, con la possibilità comunque di celebrare messa, ma non in una parrocchia».
Non vi sono stati quindi tempi troppo dilatati? «Passa del tempo in queste cose e si da anche la possibilità all’interessato di difendersi. In fondo è solo un mese».
Si è detto che probabilmente l’attendismo è stato strategico, in vista di un suo possibile trasferimento presso l’Arcidiocesi di Manfredonia. E’ reale un suo possibile addio a questa Diocesi? «Dall’8 maggio svolgo la funzione di amministratore apostolico presso l’arcidiocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo ma so bene che Papa Francesco non sposterebbe mai un vescovo dopo appena due anni. E neppure io mi sono mai posto il problema». Il Vescovo di Cerignola ha contemporaneamente annunciato che si farà il massimo per fare chiarezza sull’accaduto. «Chi ha sbagliato dovrà chiedere scusa alla comunità», ha tuonato, precisando altresì che far chiarezza vorrà dire anche accertare ogni responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti nella questione.