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    A Cerignola passa Martina. Sgarro si prende la rivincita su un Pd immobile

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    Passa Maurizio Martina a Cerignola con 885 voti, secondo Zingaretti fermo a 661 preferenze, solo 11 per Giachetti. La spunta, nelle primarie per l’elezione del segretario nazionale, il candidato sostenuto da Tommaso Sgarro e dall’area afferente ad Elena Gentile. Un risultato che tuttavia non impedisce a livello nazionale a Zingaretti di diventare nuovo segretario Pd. Lo schiaffo al gruppo dirigente Dalessandro-Ditommaso-Giordano pesa come un macigno sugli equilibri di un centrosinistra che di fatto boccia l’attuale governance cittadina del Partito Democratico. La gestione di Sabina Ditommaso segretario, arrivata a margine di un congresso vinto con uno scarto risicato, e l’immobilismo degli ultimi mesi, hanno portato di fatto i consensi ancor più su Tommaso Sgarro, certificandone, semmai ve ne fosse bisogno, la leadership.

    DATI NEL DETTAGLIO Votanti totali 1572, di cui solo 271 tesserati. All’atto dello spoglio, Zingaretti avanti tra i tesserati, con 163 voti contro i 108 di Martina. Dato ampiamente ribaltato dallo spoglio totale. Nel day after in molti auspicano l’avvio di una discussione interna che possa mettere al centro l’attuale gestione. Quel che è certo è che, lo stato attuale delle cose, non può rappresentare l’humus politico entro cui costruire un progetto per la città. La grande affluenza esterna di molti simpatizzanti ed elettori di centrosinistra che hanno segnato un dato politico inconfutabile: il centrosinistra cerignolano vede ancora in Tommaso Sgarro la figura dalla quale ripartire per le prossime comunali. In una situazione come questa, la Ditommaso dovrebbe quanto meno rimettere il proprio mandato nelle mani del direttivo. Questa l’unica mossa per il bene non solo del partito democratico, ma del centrosinistra cerignolano intero.