Con le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravata dalla disponibilità di armi, e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti nel Vulture-Melfese, i Carabinieri hanno eseguito 15 arresti tra le province di Potenza, Foggia e Bari. L’operazione, denominata «Rewind», è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza. Due gruppi criminali distinti, che acquistavano ogni mese da quattro a cinque chili di droga, “garantendosi un introito annuo di circa 500-600 mila euro”: sono le caratteristiche principali dei due clan sgominati all’alba di oggi dai Carabinieri fra Melfi e Cerignola al termine di circa due anni di indagini coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Potenza. L’operazione «Rewind» ha portato all’esecuzione di 15 misure cautelari, due in carcere e 13 agli arresti domiciliari, per associazione armata finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione a fini di spaccio in concorso, detenzione illegale in concorso di armi e munizioni.
Le misure cautelari sono stati eseguite da cento Carabinieri del comando provinciale di Potenza e delle compagnie di Cerignola e Modugno, con il supporto di un elicottero del settimo nucleo di Pontecagnano (Salerno) e di unità cinofile del nucleo di Tito (Potenza) dell’Arma. Gli indagati sono in totale 28: stamani sono state eseguite anche 14 perquisizioni personali e domiciliari. Dei due gruppi, uno aveva base la Melfi: cocaina, hascisc e marijuana venivano acquistati «da canali pugliesi e napoletani» e spacciati nel Vulture-Melfese; l’altro gruppo gruppo era specializzato a «trafficare sostanze stupefacenti a Melfi, Rapolla (Potenza) e località limitrofe». Era questo il gruppo strutturato come «una vera e propria associazione armata dedita al narcotraffico, la cui disponibilità di armi era finalizzata al perseguimento degli scopi associativi». Al suo interno vi erano anche «i preposti alla “bonifica” periodica di veicoli o appartamenti per la ricerca e disattivazione di eventuali microspie», oltre ai custodi delle armi e delle munizioni e ai venditori al dettaglio della droga. Durante le indagini sono stati eseguiti sette arresti in flagranza di reato», col sequestro di 1,5 chili di droga, di una pistola con numero di matricola cancellato e di sei proiettili. (tratto da lagazzettadelmezzogiorno.it)