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    Al “D’Avanzo” di Foggia le prime somministrazioni in provincia del vaccino anti Covid

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    Il 27 dicembre 2020 porta un qualcosa di storico nelle vite un po’ scombussolate di tutto il mondo ed è per questo che la data è stata ribattezzata con un prefisso che ricorda un momento indimenticabile: oggi sarà il ‘v-day’ della sanità europea contro il Covid-19. Il ‘vaccino day’ è scattato questa mattina in Puglia e al D’Avanzo di Foggia alle 8.00 sono arrivate da Bari le prime 20 dosi dell’azienda Pfizer (su 80 totali per la provincia) per iniziare la campagna di vaccinazione stabilita dal Ministero della Salute, in prima battuta, per gli operatori sanitari, ossia tutti coloro che con il virus hanno dovuto conviverci e confrontarsi fin da quando era un nemico sconosciuto e insidioso. Le dosi sono state prese in consegna dal prof. Domenico Martinelli dell’Istituto di Igiene dell’ospedale colonnello D’Avanzo, in prospettiva futura dedicato esclusivamente alle attività Covid, che le ha trasportate in un’area attrezzata pronte per essere somministrate. In futuro saranno individuate come sedi per lo stoccaggio nell’apposito refrigeratore a -80 gradi il Policlinico Riuniti e l’Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. L’azienda ospedaliera ha scelto i primi vaccinati tra le categorie che hanno dato un contributo altissimo alla lotta al virus, impegnandosi anche in termini di studio, ricerca, prevenzione e intervento. Un simbolo della storia sanitaria di questo 2020.

    Sono tutte donne le prime vaccinate dei Riuniti, ognuna in prima linea insieme a tutti i colleghi per prendersi cura delle centinaia di pazienti colpiti da virus, e sono: la prof. Teresa Santantonio, direttrice dell’UOC di Malattie Infettive, la prima in assoluto a ricevere il vaccino, la dott.ssa Esterina Parente, dirigente medico del Pronto Soccorso, e la dott.ssa Rosella De Nittis, dirigente medico clinico della UO Microbiologia. «Volevamo raccontare una storia di eccellenza, fatta di profonda integrazione tra assistenza ed alta professionalità medica attenta al territorio di cui di occupa – spiega il commissario straordinario del Policlinico Riuniti di Foggia Vitangelo Dattoli, intervenuto in videoconferenza durante il primo vaccino -: la professoressa Santantonio rappresenta l’integrazione con l’Università essendo ordinario di Malattie Infettive, garanzia dell’approccio scientifico in prima linea; la dott.ssa Parente simboleggia il presidio cardine delle forze messe in campo dal Policlinico fin dal primo momento della pandemia; il laboratorio di Microbiologia è stato il punto nevralgico del contrasto al virus, combattuto da tutti ad iniziare da giovani medici in formazione specialistica che con entusiasmo non si sono tirati indietro di fronte all’emergenza. Queste sono le professionalità preziosissime a cui dobbiamo gratitudine, a loro spetta entrare negli annali della storia sanitaria della nostra Regione».

    Non solo. Il Policlinico Riuniti ha individuato in Giacomo Errico, medico specializzando in Anestesia e Rianimazione, il 4^ operatore da vaccinare in rappresentanza di tutta la categoria, il cui alto contributo, e in maniera corale, ha molto investito in termini di sacrificio e impegno, un anello della grande catena sanitaria del Policlinico, baluardo di prevenzione e di protezione, luogo di condivisione di sentimenti, dove rabbia e gioia si alternano, dove ogni morte è uno schiaffo e dove ogni vita salvata è una lacrima di gioia. Sono stati vaccinati anche un medico, un infermiere e un Oss della Pneumologia Covid.

    LE DICHIARAZIONI

    SANTANTONIO: «Sono molto emozionata, credo come tutti in questa situazione, ma mi sento tranquilla. Il vaccino è sicuro ed efficace. È un dovere e un diritto poter accedere alla vaccinazione se l’obiettivo è proteggere noi stessi e gli altri. È un momento di grande importanza perché cominciamo a sperare, possiamo sconfiggere questa pandemia. Dubbi per vaccinarmi? Nessuno. Quando me l’hanno proposto non ho esitato un attimo. Conosco il vaccino, la tecnologia è innovativa e sicura. Ho preso la decisione senza nessun timore».

    ERRICO: «Mi sento fortunato. Credo che ci sia tanta gente lì fuori che vorrebbe stare al posto mio. Seduto sulla poltrona prima di ricevere la dose mi sentivo teso ed emozionato, non è un momento che si può dimenticare facilmente. Ne approfitto per fare un appello ai giovani come me: abbiate fiducia nella scienza e sperate in un periodo migliore rispetto a quello che abbiamo vissuto finora, possibile grazie da questo 27 dicembre 2020».

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