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    In Capitanata i primi 17 «guariti». Trasferiti nel nuovo reparto post-acuti al D’Avanzo

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    Al Policlinico di Foggia e nelle sue ormai tre derivazioni – Lastaria di Lucera, Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo e Tatarella di Cerignola – prende il via la cosiddetta “seconda linea” della battaglia contro il nemico invisibile. Ricoverati nei reparti ospedalieri ci sono infatti circa 150 pazienti positivi al coronavirus, tra Foggia, Casa Sollievo e Cerignola, tutti in condizioni «stabili» in base alla scarna comunicazione che filtra all’esterno. Ma da oggi un raggio di sole potrebbe illuminare anche il circuito Covid foggiano, grazie ai primi pazienti in via di guarigione trasferiti dalle terapie intensive e dalle postazioni mediche in cui sono stati finora curati, nei nuovi reparti per post-acuti. Gli “scampati” foggiani al coronavirus al momento sono diciassette, un primo gruppo ieri mattina è stato ricoverato nel nuovo reparto dell’ospedale D’Avanzo (area Policlinico), quindici posti letto, struttura collegata alla Pneumologia dello stesso ospedale.

    È questo un primo passo verso il ritorno graduale alla normalità, anche se la guarigione dei post-acuti non può considerarsi completa nonostante risponda a precisi parametri clinici. Per questi pazienti un po’ più fortunati degli altri, comincia un breve test riabilitativo: dopo il primo tampone (negativo), i degenti scampati al Covid dovranno infatti trascorrere altri sette giorni di ricovero prima di conoscere l’esito di un secondo tampone che dovrà certificare la loro immunizzazione. Quindi ci saranno le prime dimissioni da Coronvirus in Capitanata, forse non prima di una decina di giorni, probabilmente nella settimana di Pasqua. L’apertura dei reparti post-acuti è fondamentale per assicurare la catena di controllo dei posti letto Covid, al momento sufficienti a contenere l’emergenza che vede la provincia di Foggia ai vertici in Puglia per tassi di contagio e di decessi (33). L’incalzare dei ricoveri si suppone sia sostenuto nei tre ospedali (stando al numero sempre molto alto di positivi), anche se le autorità sanitarie e la Regione non forniscono il dato forse per non allarmare l’opinione pubblica.

    I reparti post-acuti contribuiranno ad allentare la pressione dei flussi ed a liberare i posti letto Covid che serviranno per altri malati. Seguendo il piano della «seconda linea», la prossima apertura di un reparto per i posti-acuti riguarderà il Policlinico di Foggia con 30 posti letto nell’area medica di Malattie infettive, forse già entro questa settimana. Altri 15 posti letto di post-acuzie sono previsti ancora all’ospedale D’Avanzo (tra questa e la prossima settimana), mentre Casa Sollievo della Sofferenza avrà un reparto di post-acuti di 45 posti letto, tempi però ancora da stabilire. A Foggia è inoltre prevista in settimana l’apertura del quarto e ultimo modulo di sette posti letto in Rianimazione-Terapia intensiva che porterà la capienza complessiva a 32 postazioni. Prosegue anche il percorso di interazione tra l’hub Policlinico e l’ospedale Casa Sollievo, processo cominciato sul piano tecnico-amministrativo (responsabili della sicurezza, ingegneria clinica, area patrimonio, controllo di gestione, farmacie). Da oggi cominceranno a interfacciarsi le unità di area medica più direttamente coinvolte sull’emergenza Covid, ovvero Pronto soccorso, Malattie infettive, Pneumologia, Rianimazione-Terapia intensiva e Direzione sanitaria.

    Massimo Levantaci
    La Gazzetta del Mezzogiorno