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    Talento+amore per nonni disabili: un progetto condotto dalle studentesse del Liceo “Einstein”

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    Far emergere il talento da parte delle Istituzioni oggi rappresenta non solo un diritto dei giovani ma anche un dovere sociale su nuovi orizzonti formativi scaturenti dalle necessità dei tempi che richiamano l’attenzione alla tutela degli ultimi. Abbiamo bisogno di costruire una società più equa e fondata sulle pari opportunità, occorre orientare i giovani nel mondo del lavoro con uno sguardo umano ed una visione attenta e creativa nel creare opportunità di sviluppo ponendo al centro la vita della persona fragile con il suo diritto ad esistere. Un grande Paese sa porre sulla lente d’ingrandimento non più porzioni di umanità vincenti ma quel mondo di invisibili in crisi per sofferenze e gravi disagi esistenziali. Tutto ciò viene ricordato nella giornata della disabilità e deve essere testimoniato e sorretto da una nascente cultura professionale vicina a chi per vivere ha bisogno di tanto coraggio e forza d’animo nel far fronte alle barriere e alle assenze di sostegni di ogni natura.

    Questo processo educativo può innescarsi negli ambienti culturali per eccellenza, quali la Scuola, e di prassi operativa, quali l’Associazionismo. Quando i luoghi di cultura si aprono alle sensibilità del territorio avviene “il miracolo”: il talento dei giovani studenti si sprigiona e si forma all’ascolto, alla partecipazione, al dialogo di amore con i vulnerabili. Questo si realizza puntualmente negli incontri a distanza tra un gruppo di studentesse del Liceo Scientifico “A. Einstein“ di Cerignola, accompagnate dalla prof.ssa Rosa De Monte, e gli anziani ospiti della Casa di riposo “Manfredi Solimine” diretta dalla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano. Il progetto per l’orientamento a professioni socio-assistenziali nel settore della disabilità è stato ideato e condotto dalle Associazioni Scienza e Vita e Movimento per la Vita di Cerignola in collaborazione del Liceo Scientifico e Casa Solimine, in presenza prima del covid 19, a settembre ripreso in videoconferenza. Si possono emozionare persone anziani e disabili a distanza? Sì, i giovani sanno sorridere alla vita e sanno donare attenzioni e parole di conforto. Se motivati ed incoraggiati dalla Scuola, adeguatamente formati, possono trasmettere bene anche sentimenti ed affetti verso i nonni disabili in un sistema terapeutico dell’anima attraverso uno scambio dialogico-affettivo generazionale mutuato dal sistema famiglia e condotto dalla prof.ssa Luisa Vasco, socia di Scienza e Vita.

    Le alunne del Liceo scientifico per questo percorso P.C.T.O intitolato “Teatro+cuore” il 14 dicembre alle ore 10,30 faranno una simulazione di dialogo con gli anziani a distanza davanti alla loro Dirigente, prof.ssa Loredana Tarantino e si avvarranno per la loro formazione a professioni cariger del contributo del prof. Filippo Maria Boscia, presidente naz. dei Medici Cattolici che tratterrà il tema “La forza del dono nel sanare le ferite degli altri”.