Esibire una reazione di orgoglio e di carattere, mettendo alle spalle le due sconfitte consecutive: è l’imperativo dell’Audace Cerignola nel derby casalingo contro il Taranto, per la 16^ giornata del girone H di serie D. Terzo impegno in una settimana per gli ofantini di Michele Pazienza, reduci dai pesanti rovesci contro Real Aversa e Fasano. Potevano essere sulla carta due incroci da massimizzare per arrivare al giro di boa stagionale con una discreta tranquillità in classifica, invece l’Audace ne è uscito fuori senza punti ed è ripiombato in zona playout: nella peggiore prestazione stagionale, a Fasano sono mancate tutte le caratteristiche peculiari evidenziate dalla squadra finora, dal poco mordente all’incapacità di creare azioni da gol, dall’atteggiamento molle ad una condizione atletica che non appare al top. In casa gialloblu si sapeva fin dall’inizio che sarebbe stato un campionato non semplicissimo, in cui ci sarebbe stato da soffrire: ora forse si avverte la mancanza di quei punti lasciati per strada in diversi precedenti appuntamenti, ma in ogni caso non è utile guardare al passato. Il calendario non appare amico, tanto più che il Cerignola è una delle appena sei formazioni in pari con l’effettivo numero di giornate: un altro fattore sfavorevole ad indicare e auspicare una sollecita e rapida inversione di rotta.
Effettuato un corposo turnover nell’uscita infrasettimanale, Pazienza dovrebbe tornare più o meno alla formazione tipo: un 3-4-1-2 con la presenza del rientrante Achik alle spalle di due attaccanti puri, nel tentativo di tenere impegnata la difesa rivale. Da valutare le condizioni di capitan Allegrini, uscito malconcio dalla trasferta brindisina, mentre difficilmente sarà della partita Malcore.
E’ un Taranto lanciato in arrivo al “Monterisi”, un pareggio ad Altamura ed una facile vittoria sul Francavilla nei due incontri che hanno sancito il ritorno in campo dopo più di un mese a causa di numerosi contagi da Covid nel gruppo squadra. L’undici jonico, con ben quattro gare da recuperare, può benissimo essere ritenuto virtuale capolista: già ora sono appena sei le distanze dal primo posto, 22 punti frutto di sei vittorie, quattro pareggi ed una sola sconfitta. I rossoblu hanno le carte in regola per riuscire anche nell’agognato salto di categoria: partenza a fari spenti e senza proclami, l’affidamento della panchina a Giuseppe Laterza è stato il primo passo verso la costruzione di un gruppo solido e coeso, arricchito dagli ingaggi nel mercato invernale di Diaz (fedelissimo del tecnico a Fasano), Abayian e dell’ex serie A Tissone, malgrado la partenza verso la C del difensore Caldore, perno della squadra; peraltro in attacco c’è stata anche parecchia sfortuna, per via dei gravi infortuni occorsi a Corvino prima e Alfageme poi. Fra gli altri calciatori di livello, Sposito, Rizzo e Guastamacchia in difesa, il cavallo di ritorno Marsili e l’ottimo classe 2000 Diaby in mediana, il solito Guaita in prima linea. Lontano da casa il Taranto è imbattuto, forte anche degli appena 7 gol subiti in undici giornate: il modulo tattico dovrebbe essere un 4-2-3-1, altra opzione il 4-3-3.
Per la sospensione dei campionati non si giocò l’incontro di ritorno della stagione 19/20 a Cerignola, così l’ultimo precedente risale alla finale playoff del 19 maggio 2019: 5-1 per i gialloblu, a segno due volte Russo (ad aprire e chiudere le marcature) e Loiodice, più una rete di Foggia. Calcio d’inizio alle ore 14.30, con la direzione arbitrale affidata al sig. Gangi, della sezione di Enna.
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