E’ stato somministrato anche a Cerignola il lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, quello ritirato in maniera precauzionale e dopo l’indicazione di Aifa. Un provvedimento, quest’ultimo, resosi necessario dopo la segnalazione di alcuni “eventi avversi gravi”. In Puglia sono state già tutte somministrate le circa 10 mila dosi del lotto ABV2856 e alcune di queste nei primi giorni di marzo a Cerignola. Fortunatamente non si sono rilevati effetti collaterali, così come non è assolutamente provata alcuna correlazione tra la somministrazione del lotto (ritirato precauzionalmente) e i casi di cronaca in Sicilia. A Cerignola quel che ha creato allarme – tra gli insegnanti – è stato il mancato rilascio, per alcuni vaccinati, di un foglio nel quale si attestava la vaccinazione con riportato il numero di lotto utilizzato. Diversa la modalità nei due hub vaccinali: presso l’Ospedale Tatarella è stato rilasciato tale documento, all’ex-Mutua no. E adesso le scuole, sotto pressione dei docenti allarmati, hanno richiesto all’ASL di conoscere i numeri di lotto somministrati. La precisazione è doverosa: non esistono pericoli concreti, non vi sono correlazioni tra la somministrazione e le controindicazioni rilevate in due persone nella regione Sicilia.
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