Trent’anni di reclusione. E’ questa la richiesta formulata dal Pubblico Ministero nei confronti di Michele Verderosa e Francesco Stallone, i due giovani foggiani accusati di aver ucciso Donato Monopoli nell’ottobre 2018, e sui quali pende un capo di imputazione per omicidio volontario aggravato. Il processo, iniziato nella giornata di ieri e che si sta svolgendo col rito abbreviato, proseguirà con una nuova udienza il 27 maggio, per il prosieguo del dibattimento.
Giuseppe Monopoli, padre di Donato, affida ai social un commosso commento: «Trent’anni di carcere la richiesta dei pubblici ministeri, non saranno mai troppi ma la crudeltà che hai subito è stata in parte attenuata dai due pm che ti hanno ridato dignità, quella che, in quell’aula non ho visto. Tu eri lì con noi, avrai sorriso come tuo solito, ma non potrai credere la forza che mi hai dato. Tutto torna, ora più che mai sono orgoglioso di te, di voi miei figli. Cosa ci può essere di più grande di un ragazzo che dà la vita per quella dei suoi amici. Questa è la cosa che è venuta fuori ieri ed io sono orgoglioso di te, dei tuoi fratelli, della tua mamma perché sono sicuro che tu non volevi dargli un dolore del genere ma ieri ho capito ancora di più che uomo sei. Grazie di avermi dato l’onore di essere tuo padre, ora il mio debito verso di te lo dovrò pagare dandoti quel rispetto e quella dignità che meriti fino alla fine. Ciao angelo mio, tuo papà».
– Cominciamo ad essere un paese civile. Speriamo, che la GIUSTIZIA dia le pene che si meritano, a questa gentaglia.