Apertissima la caccia ai voti degli indecisi. Tanto a destra quanto a sinistra si prova a polarizzare il consenso. L’ex sindaco Franco Metta sarebbe ancora ai vertici delle preferenze dei cerignolani, tallonato da Tommaso Sgarro. A confermarlo, oltre gli umori della gente, anche lo screenshot di un sondaggio girato su molti smartphone, per giunta commissionato (a quanto pare) da chi oggi è più in difficoltà.
Lapalissiano che se Atene piange, Sparta non ride. La battaglia elettorale è dura e cruenta su più fronti (non solo per le affissioni negli spazi assegnati). In casa Pd l’obiettivo è evitare di replicare il flop a distanza di un anno. A settembre scorso proprio la strategia divisiva (e suicida) dei dem non permise per poche preferenze a Teresa Cicolella di diventare consigliere, al netto di ricorsi e trafile legali. Un danno grave per la città questo. Oggi, invece, anche replicare quel risultato potrebbe risultare complicato, vista l’emorragia di voti verso le altre liste di coalizione, soprattutto quelle di ispirazione sanitaria. Francesco De Cosmo continua a rubacchiare preferenze un po’ su tutti i fronti. Imprese e artigiani vedono nel commercialista una buona proposta. Sotto traccia ma non per questo non efficace il lavoro di Antonio Giannatempo, fulcro e riferimento a destra. A sorprendere, tra le liste, potrebbe essere l’Udc.
L’aumento Tari è cavallo di battaglia oltre che per l’ex-ginecologo, anche per Sgarro e Bonito. Argomentazione contro Giannatempo è il caso Gema. Contro Metta lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e l’emergenza rifiuti. Bonito insiste sul fronte legalità. Sgarro si propone come l’alternativa, il nuovo. Contro quest’ultimo le riserve di un passato in casa Pd. Verso Bonito l’accusa di esser stato negli ultimi anni troppo distante dalla città. Condimento finale le piccole e grandi bugie, dalle quali saremo presto inondati. Tante argomentazioni insomma, seppure molto spesso sono due i fattori che fanno la differenza: l’apprezzamento nei confronti del candidato Sindaco e la capacità di traino delle liste.
Occhio agli outsiders. A parte De Cosmo, che potrebbe guadagnarsi un posto in consiglio comunale, c’è Francesco Disanto. L’ex-renziano è convinto di poter fare la sua parte e andare oltre il risultato del 2015, dunque passare dai propositi ai fatti. Metta, Sgarro, Giannatempo e Bonito sono di fatto alle battute finali, in una campagna elettorale che non ha riservato particolari botti. Piuttosto, si rileva qualche classico colpo basso frutto di nervosismi e inesperienza. Certamente non è tutto qui, mancano ancora una decina di giorni al voto.
xxxxxxxxxxxxxx Gli elettori sanno chi votare e certo non voteranno uno per prendere xxxxxxxxx
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