Una dedica ad una persona speciale, al loro legame, al percorso insieme. È ciò che il giovane cantautore cerignolano Matteo Rapillo vuole raccontarci col suo ultimo singolo, ‘Brucia come fuoco’. La canzone – prodotta da Marco Sfanto (che ha già affiancato Matteo nei suoi precedenti lavori) e distribuita dalla Lifeblood Records – lascia le sonorità latineggianti di ‘Panama’, pubblicata la scorsa estate, per esplorare nuovi territori musicali: «Mi piaceva l’idea di sperimentare questo sound, per me nuovo, che riprende uno stile ‘vintage’, stile anni ’90, ma allo stesso tempo ‘fresco’ e contemporaneo che musicalmente si sposava benissimo con le parole».
Anche la copertina illustrata da Davide Simmarano si sposta su tonalità più fredde e invernali: «L’artwork rappresenta graficamente il titolo del brano. Disegna i protagonisti della canzone, me e mia sorella, come avvolti in una fiamma, mentre percorriamo assieme un sentiero in paesaggio innevato, legati da un filo rosso». Un’immagine che nasce da un testo maturato in un periodo particolare e dedicato ad una persona speciale: «Ho scritto questa canzone per mia sorella. Il testo è nato durante i primi mesi della pandemia, ad inizio 2020. Ho sempre avuto un legame particolare con lei, con le sue fragilità. Qualsiasi cosa io faccia è sempre per lei ma, mentre dovevamo rimanere forzatamente a casa, ho maturato queste parole come una sorta di ringraziamento nei suoi confronti, perché mi ha dato la forza di andare avanti in quei giorni. Nel ritornello canto ‘Una voce risuona in testa/Un tamburo che spacca una grancassa’, perché è come se la voce di mia sorella mi seguisse tutti i giorni ovunque mi trovi».
Questo singolo per Matteo rappresenta un altro passo in avanti nella sua carriera da cantautore, ed è pronto a mettersi in gioco su nuovi fronti: «Nel futuro prossimo c’è un nuovo singolo, già in cantiere. Questa volta però mi sposterò a Catania dove verrò seguito dal producer Christian Grasso, con l’obiettivo di accedere a qualche talent show l’anno prossimo».