Prima tra tutti ad attivare un indirizzo musicale nella scuola secondaria di primo grado, l’allora “media” Paolillo, oggi Istituto Comprensivo “Carducci-Paolillo”, raccoglie i frutti di quanto seminato negli anni. «Quando non ci credeva nessuno nel musicale – racconta il Dirigente Scolastico, Franca Pia Tarantino – questa scuola decise di investire tanto nella musica. Il professor Savino Romagnuolo, oggi in quiescenza, i colleghi che da anni lavorano nell’indirizzo, penso ai maestri Raddato, Notarangelo, Colucci, non hanno mai smesso di crederci e di sostenere questa storica specificità».
«Il nostro ex-alunno Claudio Patruno – racconta proprio il docente di percussioni Vincenzo Raddato – è stato nel nostro indirizzo musicale, mio alunno nello specifico. Oggi è un percussionista, docente di musica in provincia di Sassari». Un esempio di come un percorso, intrapreso a volte un po’ per gioco, possa divenire poi scelta di vita e, dunque, un lavoro. Ma non si tratta dell’unica storia. «Anche Francesco Raddato, oggi docente e concertista, ha studiato pianoforte nell’indirizzo musicale della Paolillo – spiega la referente dell’indirizzo musicale Simona Beneventi -. Quest’anno ci sono tre nostri alunni pronti per intraprendere il Liceo Musicale e altri che già sono proiettati verso l’accesso in Conservatorio. Altri ancora frequentano già stabilmente il Conservatorio di Foggia».
Con 8 docenti, sette differenti strumenti con doppia classe di pianoforte, l’indirizzo musicale della “Carducci-Paolillo” offre un’ampia scelta a tutti i propri iscritti. Dopo la preferenza e un test attitudinale, gli aspiranti musicisti si lanciano in un percorso significativo che, al di là di ogni sviluppo futuro, lascia comunque il segno. «Avere l’opportunità di scegliere tra chitarra, pianoforte, oboe, percussioni, violoncello, violino e clarinetto non è cosa da poco – sottolinea la Dirigente Tarantino -. A questo, poi, si aggiunge la grande attività che l’indirizzo musicale realizza nel corso dell’anno: l’orchestra, i concerti, i concorsi. Di tutto ciò devo dar merito ai docenti e agli alunni che, instancabilmente e con grande passione, si adoperano per riuscire al meglio in ogni attività. Se, alla fine, la musica diventerà, per i miei alunni, la professione della loro vita, avrà significato che ho posto le fondamenta e fatto emergere splendide potenzialità e questo, come Dirigente, non può che riempirmi di grande gioia ed immensa soddisfazione».