Non si placano le stilettate dall’opposizione mettiana ai danni dell’attuale amministrazione in carica, guidata dal giudice Francesco Bonito. Con una nota stampa, nelle scorse ore, l’ex-assessore alla politiche giovanili Carlo Dercole è ritornato a sollevare una presunta questione morale tirando dentro la moglie del Sindaco, l’avvocato Angela Tarantino.
Si discute intorno ad un fatto non politico ma professionale, una vicenda giudiziaria risalente a febbraio 2012 che coinvolse all’epoca diversi legali e per la quale è intervenuta la prescrizione. «La gravità dei reati commessi dall’avv. Tarantino, per i quali è intervenuta la prescrizione, impone una discussione pubblica e politica che purtroppo nessuno ha sollevato – afferma Dercole in un passaggio -. Bonito tace, così come tace il Vice Sindaco Maria Dibisceglia così attenta in passato alle vicende morali, esattamente come tace l’Assessore alla Legalità Teresa Cicolella. Sottolineo che la Giunta Comunale ha allontanato il Comandante della Polizia Municipale, dott. Francesco Delvino, perché condannato, poi prescritto». E si chiede: «perché ora tutti tacciono?Purtroppo non ancora sono consapevoli che il silenzio, molte volte, è più assordante di milioni di parole». Ci sarebbe una questione legale che diventa morale, secondo Dercole. «La “Luce della Legalità” di Cerignola si ritrova con la moglie prescritta. Chiedo alla politica cerignolana e al Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, Mons. Luigi Renna, se a Cerignola con Francesco Bonito sia tornata la legalità in comune. Dal momento in cui si è tanto discusso di questione legale non vi sembra sia giunto il momento di discutere di questione morale?».
A causa di affermazioni poco ortodosse chiudiamo i commenti.
Redazione