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    Emergenza ambientale: rifiuti abbandonati in agro di Cerignola

    La segnalazione di Noi, Azione e Rifondazione comunista: «invitiamo il Primo cittadino a far valere l’art. 192 del medesimo Codice dell’ambiente, affinché ingiunga con ordinanza di provvedere a rimozione, recupero e smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi. In caso di mancato rispetto del termine, in ogni caso, alla pulizia dovrà provvedere il Comune»

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    E’ datata 20 aprile la PEC giunta a Palazzo di Città e indirizzata al Sindaco, Francesco Bonito, e al Comando di Polizia Locale, con oggetto Segnalazione/denuncia abbandono incontrollato di rifiuti in agro di Cerignola. In calce le firme dell’avvocato Benedetto Mandrone, Dirigente Provinciale Azione-Ass.ne “Noi Comunità in Movimento”, Pierluigi Lapollo, Segretario Cittadino e Dirigente Regionale Azione, Savino Franzi, Segretario Cittadino Rifondazione Comunista.

    LA LETTERA Dopo le segnalazioni pervenuteci da diversi concittadini, imprenditori, agricoltori, e non solo, e la denuncia pubblica fatta a mezzo social, crediamo sia doveroso e necessario provvedere alla trasmissione della presente al fine di sensibilizzare e spronare gli organi competenti, a partire dal Primo Cittadino, sul punto di cui in oggetto. Nello specifico vogliamo segnalare e denunciare a gran voce la vergognosa e prima ancora illegale pratica di abbandono indiscriminato di rifiuti lungo alcune complanari, lungo alcune strade di raccordo fra città e campagne e, peggio ancora, finanche in alcuni terreni, trasformati in vere e proprie discariche a cielo aperto, dove vengono appiccati incendi incontrollati e illegali degli stessi rifiuti, in danno della collettività tutta, della nostra salute e della nostra terra. Fra le tante, segnaliamo con massima urgenza due di queste “discariche abusive” ovvero quella insistente sulla complanare della SS 16 (uscita Padula-Coordinate 41.27573586487613, 15.874645236564984), e quella insistente lungo la Strada Vicinale Pavoni e in un terreno a cui si accede direttamente dalla stessa (coordinate 41.25546874501442, 15.887814209457213). In entrambe, come attestano le foto che pure alleghiamo, sono stati nel tempo depositati rifiuti di ogni genere, da comune plastica di uso domestico fino a cataste di pneumatici, passando per decine di componenti e pezzi di auto, bottiglie di vetro, materiale edile e ogni altro genere di materiale immaginabile e non. Il tutto, spesso, portando pure segni di incendi che oltre a danneggiare la vegetazione ove ivi esistente, cagionano seri danni e rischi per la salute nonché il noto “puzzo” che da anni affligge la nostra amata, ma non da tutti, terra. 

    Invitiamo, pertanto, con fermezza, le Forze di Polizia Municipale a provvedere a tutti i controlli e accertamenti del caso, con consequenziali contestazioni delle infrazioni amministrative e alla segnalazione alle autorità competenti in presenza di ipotesi di reato peraltro già ravvisabili ictu oculi ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 255 e 256 del Codice dell’ambiente (D. Lgs. n. 152/2006), salvo che il fatto non costituisca più grave reato. Ancora, invitiamo il Primo cittadino, coadiuvato dalla Polizia Municipale, a far valere l’art. 192 del medesimo Codice dell’ambiente, affinché, dopo gli accertamenti su esposti, ingiunga con ordinanza a chiunque abbia abbandonato o depositato i rifiuti, in solido con il proprietario (ANAS nel caso della complanare, probabilmente un privato nel secondo) o con i titolari di diritti reali o personali di godimento dell’area, di provvedere alle operazioni necessarie alla rimozione, recupero e smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi, dando un termine per l’adempimento, con l’avviso che la mancata ottemperanza alla ordinanza sindacale comporta, in capo ai responsabili, la pena dell’arresto fino a un anno. In caso di mancato rispetto del termine, in ogni caso, alla pulizia dovrà provvedere il Comune con conseguente azione di recupero in danno dei responsabili sopra indicati, come detto. Perché non sia la collettività tutta a pagare, anche economicamente, le azioni scellerate ed illegali di alcuni. La stessa procedura, peraltro, dovrà e potrà essere utilizzata per la questione rifiuti nelle piazzole della SS16, già segnalata con nostra precedente missiva. 

    Mentre scriviamo abbiamo pure constatato la pulizia straordinaria di Corso Vecchio. Circa la sottolineatura, a mezzo post Facebook, della pratica di sversamento rifiuti, crediamo utile rimarcare a questa amministrazione e a chi ne cura la comunicazione, l’importanza assoluta della educazione civica e della maggior sensibilizzazione della cittadinanza, presa sotto gamba sia in termini di somme investite nel settore sia in termini di interlocuzioni fra Ente, società addetta alla pulizia, la Tekra, e cittadini, ma soprattutto l’utilità delle fototrappole e della video sorveglianza più in generale, anche solo quale deterrente e non solo come strumento sanzionatorio e di riscossione. Le norme di Legge lo consentono, previa regolamentazione, le altre città già ne fanno uso. Sarebbe il caso di iniziare a seguire gli esempi virtuosi per migliorare le cose senza dar sempre colpe o responsabilità ad amministrazioni precedenti o ai cittadini. È tempo di agire, per il bene di tutti. Sempre cordialmente. 

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    1 COMMENT

    1. Questi amministratori sono convinti che il loro impegno si sia esaurito con le varie prese in carico dei relativi assessorati e cariche per le quali sono riusciti solo ad accettare l’aumento dello stipendio a € 2000,00 per poi dileguarsi come nebbia al sole. Ad oggi stiamo assistendo alla sola capacità di perdere fondi, e null’altro facendo sprofondare la Città nello squallore più totale.

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