Oggi Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, momento importante per porre attenzione ad una delle questioni più importanti sul fronte sociale: l’inclusione delle persone con disabilità. «Le persone con disabilità – ha detto oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – sono una risorsa per la comunità e la loro partecipazione alla vita della società è preziosa». Il tema “disabilità” e “politiche dell’inclusione” è opportuno e calzante per essere affrontato con l’europarlamentare pugliese Chiara Gemma, pedagogista, professore ordinario in “Didattica e Pedagogia speciale” presso l’Università degli Studi di Bari “A. Moro”. Un modo, anche, per dare voce a chi voce non ha e per accendere i riflettori su una tematica che solo in anni recenti è stata attenzionata con il giusto riguardo.
L’INTERVISTA
Quali sono i progressi e gli obiettivi raggiunti fino ad oggi? «Nelle scorse settimane sono stata ricevuta dalla Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che durante il suo mandato ha dimostrato da subito di avere una forte sensibilità verso il tema della disabilità. Grazie al suo intervento ci sono state già molte migliorie, ma gli adeguamenti spesso non sono stati realizzati con gli occhi di chi vive la disabilità».
Lei è la prima eurodeputata ad aver aperto le porte alla disabilità nel 2019. «Proprio grazie a queste arricchenti esperienze ho potuto consegnare alla presidente Metsola il diario redatto da Sabrina, una mia tirocinante con disabilità motoria, che illustra tutti gli ostacoli e le barriere che persino all’interno dell’edificio del Parlamento limitano la mobilità delle persone con disabilità».
Cosa può dirci del fumetto che sarà veicolato nelle scuole primarie? «Tra i tanti progetti che ho avviato e realizzato concretamente, anche in collaborazione con Generazione Aut, il piano d’interventi che ho ideato per dare voce agli Autismi. Sono orgogliosa di potervi annunciare che a breve sarà distribuito nelle scuole primarie un fumetto che ha come protagonista Salvo, il suo amico clown, e la sottoscritta. Salvo è un bambino con autismo che ama disegnare, e, proprio guardando i suoi disegni, ho pensato al fumetto come mediatore didattico per educare al tema dell’autismo».
Come valorizzare questa giornata? «Occorre continuare, con costanza e determinazione, a riflettere su alcune questioni fondamentali. Tra queste, il tema dell’educazione inclusiva occupa un ruolo determinante per superare i tanti pregiudizi cognitivi e culturali sul tema della disabilità, ma anche per “essere uniti nella diversità e uniti per la diversità”, facendo nostro il motto dell’Unione Europea».
Sembra facile a parole, ma nei fatti? «Mi auguro che il 3 dicembre non sia solo un giorno all’anno ma tutto l’anno. Proviamo a fare atti quotidiani di inclusione. Anche un’azione piccola o apparentemente banale può fare una grande differenza».