Pubblichiamo di seguito e integralmente un comunicato stampa dell’associazione Noi-Comunità in movimento, in cui si segnalano pratiche non proprio trasparenti sui ristori da attribuire agli agricoltori in relazione alle gelate del 2020 e 2021. Non tutte le sigle di categoria sono state avvisate, dicono gli esponenti del movimento, così i benefici sono andati ad una ristretta cerchia di persone, escludendone altre.
È evidente che questa amministrazione abbia più di un problema nella gestione gelate e successivi “ristori” e pure nella gestione delle Pec. Ci risulta infatti che a seguito della pubblicazione di bandi e avvisi utili a ottenere i benefici, solo alcune associazioni di categoria siano state avvisate, diversamente da quanto avveniva per prassi (venivano avvisate tutte a mezzo Pec, seppur non sia obbligatorio per legge), a discapito di altre. E a discapito, soprattutto, di decine e decine di coltivatori gravemente danneggiati, due volte. Con le associazioni non privilegiate che, scoprendo tardivamente il tutto, hanno pure invocato, ma invano, delle proroghe. Inoltre, nessuna comunicazione comunale diffusa è corsa su social o sulle testate vicine impegnate talvolta a pubblicizzare pure il nulla. Niente di niente. È stato gestito tutto nel silenzio più profondo, così che solo pochi fortunati sono stati informati, come si suol dire “gli amici degli amici”. Che hanno ottenuto i pur dovuti benefici, in barba, magari, del confinante più sfortunato e con meno conoscenze. Ancora una volta una gestione da circolo privato, in un circolo vizioso non nuovo. Senza dimenticare la gaffe comunicativa sulle gelate 21 da parte dell’assessore “al ramo”, da cui attendiamo ancora una smentita. Cerignola e i suoi agricoltori meritano più considerazione. Senza distinzioni o corsie preferenziali. I danni sono danni per tutti, i diritti sono uguali per tutti.