Pubblichiamo di seguito e integralmente, una dichiarazione del sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, sull’incidente sul lavoro costato la vita ad un operaio 70enne.
È impensabile perdere la vita mentre si sta portando a termine il proprio lavoro. È successo quest’oggi a Cerignola e adesso saranno le autorità competenti a individuare le dinamiche e la cronologia degli eventi. Dal canto nostro, oltre ad esprimere vicinanza alla famiglia della vittima, non ci resta che un’amara riflessione: un morto sul lavoro è sempre una grande ferita per tutta la città, perché spesso il mondo del lavoro è un mondo senza regole. La fatalità, infatti, è solo uno degli aspetti che purtroppo concorrono in situazioni così tragiche. Il luogo di lavoro è per definizione sacro e non può e non deve trasformarsi in uno strumento di morte e sofferenza. Ai familiari della vittima l’affetto dell’amministrazione comunale e di tutta la città di Cerignola.
Io penso che lo stato in alcuni casi ha ragione, perché, 1° a parte il lavoro usurante che l’operaio svolgeva, 2° non lavorava a norma di protezione di sicurezza, e 3° punto, e credo che così, lavorasse in nero, perché a 70anni era sicuramente sui 3-4 anni alla pensione. Ecco perché lo Stato aumenta gli anni di lavoro a persone che più tosto devono stare a riposo e non fare lavori rischiosi per incolumità soprattutto della salute, dare spazio ai giovani che hanno bisogno di lavoro, questi sono i motivi che affliggono i giovani, se va tutto bene iniziano a lavorare a 40anni, vi sembra giusto?!?!?!.
Bravissimo, io li ho visti lavorare nei scorsi giorni senza protezioni