La piazza delle grandi occasioni accoglie la ripresa della “festa” dopo la pandemia: sul palco c’è Francesco Renga che ci mette davvero poco ad infiammare il pubblico. Strano vedere il concerto, che ha sempre chiuso i festeggiamenti, il 9 settembre, di fatto aprirli, nella serata del 7 settembre.
Cerignola c’è, come la voglia di cantare e di ballare al suono dei successi: da Angelo a Ci sarai, da Meravigliosa (la luna) a Scriverò il tuo nome. Renga conserva un’anima rock, quella di inizio carriera, oggi transitata su una carriera solista che lo ha visto tra gli artisti più rappresentativi del panorama musicale nazionale.
La serata riesce, per merito anche di un’organizzazione che non sbaglia un colpo. La Deputazione Feste Patronali si affida ancora una volta all’Ad Management di Antonio Detoma, che offre sempre il proprio insostituibile contributo. Intanto lo spettacolo continua, con i festeggiamenti odierni e la serata conclusiva del 9 settembre. L’avvio, è bene sottolinearlo, promette bene.
Questa non è musica!
Sono Latrati.
Le ultime generazioni sono la maggior parte cellulari e videogiochi.
Niente cultura, niente lettura di libri interessanti, o spettacoli culturali.
Pensano solo all’apparenza.
Questi che pensano di essere cantanti, propongono quello che chiede attualmente il mercato, Robetta insignificante, che viene dimenticata dopo neanche un mese.
Negli anni passati, le canzoni in classifica, duravano molti mesi ed a volte anni.