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    Addio all’ultimo frate di Padre Pio, con lui celebrò quando scomparvero le stimmate

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    L’ultima messa lo ritrae pensieroso, assorto in quello che passerà alla storia come l’atto finale della vita terrena del futuro San Pio, momento oltremodo storico e centrale del Mistero poiché dopo quella celebrazione scomparvero le stimmate dalle mani martoriate del Cappuccino.

    Padre Leonardo Marcucci se n’è andato giovedì portandosi dentro quella testimonianza di storia e di dolore. Il segno divino che arrivò a portarsi via il frate del Gargano, custode di una spiritualità profonda nell’animo dei fedeli che a frotte invadevano già allora San Giovanni Rotondo per catturare una benedizione, una carezza del frate sempre più preda del suo martirio. Un’intensità di preghiera tramandata ai posteri e di cui padre Leonardo fu silenzioso esecutore.

    Cappuccini in lutto a San Giovanni Rotondo, per la morte dell’ultimo testimone di quella spiritualità vissuta in presa diretta. Padre Leonardo Marcucci è stato anche lo storico cappellano degli Ospedali riuniti prima e del Policlinico di Foggia ai tempi d’oggi, fin dal 1971 la sua figura carismatica e amatissima dal personale e dai degenti, che lo andavano a cercare per una parola di conforto, ha riempito le giornate di migliaia di persone in quel luogo di conforto e di sofferenza quale può essere un grande ospedale.

    Padre Leonardo Marcucci (87 anni)

    Era nato a San Giovanni Rotondo il 9 ottobre del 1936. «È stato il cappuccino – lo ricorda così Giuseppe Saldutto, vice presidente dell’Associazione Pro Padre Pio l’uomo della sofferenza – presente al fianco di padre Pio nell’ultima messa celebrata nella Chiesa Santa Maria delle Grazie, nel momento in cui sparirono le stimmate di padre Pio che a fine della celebrazione ebbe un collasso, barcollò e fu sorretto dal confratello padre Leonardo, nello stupore e nel dolore di tutti i fedeli uniti nella chiesa che aveva raccolto tutti i Gruppi di Preghiera fondati su volontà dello stimmatizzato».

    Padre Leonardo, esile nel suo saio, dall’aria fintamente burbera, è stato testimone diretto della santità di padre Pio. »Divenne cappuccino il 2 settembre del 1956 – ricorda ancora Saldutto – emettendo la professione temporanea nel 1957, seguì la professione perpetua il 17 settembre del 1960, poi il 14 febbraio del 1965 l’ordinazione presbiterale. Sacerdote del Signore ha vissuto sempre vicino a padre Pio e seguito i suoi preziosi insegnamenti, vivendo fino ad oggi a stretto contatto con i sofferenti degli Ospedali Riuniti. A celebrare i suoi primi 58 anni di sacerdozio tutti i suoi confratelli».

    La notizia della sua morte sedimenterà un moto di tristezza nell’animo di quanti vivono e sentono propria la spiritualità di San Pio, attraverso gli ultimi testimoni viventi di quella santità. La direzione strategica e tutta la comunità del Policlinico di Foggia ieri hanno appreso la notizia della morte di padre Leonardo con grande senso di commozione e di partecipazione. Fra Leonardo era una presenza costante in corsia, punto di riferimento per gli ammalati, i sofferenti e il personale ospedaliero unito al cordoglio della Provincia Religiosa di Sant’ Angelo e Padre Pio dei Cappuccini di Foggia e della Arcidiocesi Metropolitana di Foggia-Bovino. La salma è rimasta esposta tutta la giornata nella chiesa San Giovanni di Dio del Policlinico di Foggia. I funerali nella giornata di ieri alle 10.30 nella chiesa dell’Immacolata.

    Massimo Levantaci
    La Gazzetta del Mezzogiorno