More

    HomeNotiziePoliticaAssestamenti in Giunta: dopo Speranza possibile l'addio di Liscio

    Assestamenti in Giunta: dopo Speranza possibile l’addio di Liscio

    Pubblicato il

    L’addio dell’assessore Olga Speranza, lo scorso 9 maggio per far posto a Mimmo D’Agnelli – sempre in quota M5S – è soltanto la prima delle scosse di assestamento della Giunta Bonito. In realtà la grillina, oltre ai meriti a lei attribuiti da una raffinata nota stampa è stata al centro di una polemica per l’arrivo di Conte a Cerignola, quando utilizzò la carta intestata del Comune per invitare all’evento; in più già ad ottobre scorso, il consigliere pentastellato Vincenzo Sforza chiese al Sindaco di sostituirla. Il tutto in poco più di un anno e mezzo di lavoro.

    Ma la questione va ben oltre un semplice cambio in giunta. Il prossimo addio – voce che circola da giorni in città – potrebbe riguardare Mario Liscio, titolare della delega all’Ambiente e ai Lavori Pubblici. Al suo posto i consiglieri del gruppo Con potrebbero designare uno tra Michele Romano o Rosario Spione, con quest’ultimo in pole. Giannatempiano dal 2010 in poi, a fianco di Sgarro nell’elezione 2015, sostenitore convinto di Francesco Bonito a partire dal 2020, Spione sarebbe il profilo più indicato. Un nome, il suo, che era già circolato tra i possibili assessori a margine della vittoria di Bonito. Ma perché il possibile addio di Mario Liscio? Le ragioni starebbero nell’incrinazione dei rapporti tra i consiglieri di Con e il fratello dell’assessore, Pippo Liscio, ispiratore della lista gialla a sostegno di Bonito.

    Per Nicola Netti di Fratelli d’Italia «ciascuno dei consiglieri ormai accampa pretese, rivendica spazi e addita esponenti dell’attuale Giunta. Attendiamo di capire cosa accadrà». «Il sindaco – aggiunge il coordinatore Gianvito Casarella -, dopo appena un anno e mezzo, è già in balia del partito dei consiglieri». E se da un lato vi sono forti pressioni dei consiglieri, dall’altro c’è lo spauracchio Sgarro agitato a gran voce da Palazzo di Città per tenere a bada i consiglieri. A tal proposito non ci sarebbe nulla di fondato: Sgarro e i suoi non erano e non sono disposti ad entrare in maggioranza.

    Ultimo nodo riguarderebbe dall’interno il Partito Democratico del neo segretario Daniele Dalessandro. C’è aria nuova, c’è voglia di cambiare e non è detto che non si stia preparando qualche avvicendamento (che non riguarda gli assessori).

    LEAVE A REPLY