Sono 29 gli indagati, quasi tutti di Cerignola, dell’inchiesta “Cocktail” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari e condotta dai carabinieri della compagnia di Cerignola e dalla Guardia di finanza. Il gip di Bari Francesco Vittorio Rinaldi firmò 24 ordinanze cautelari eseguite il 16 marzo scorso: 22 in carcere, 1 ai domiciliari, 1 sospensione dal servizio di un carabiniere. A completare l’elenco dei destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini ci sono 5 indiziati a piede libero: Gioacchino Capocefalo, cerignolano di 44 anni; Massimiliano Lioce, 50 anni, Foggia; Michele Minutillo, 60 anni, Canosa di Puglia; Loreto Tricarico, 58 anni e Pasquale Unico, 61 anni, entrambi cerignolani.
I 29 indagati sono accusati a vario titolo di 59 imputazioni per fatti del 2017/2018 avvenuti a Cerignola, Lesina, Melfi, San Pietro Vernotico: 3 accuse di traffico di cocaina, hashish e marijuana contestate a 25 indagati; 42 di spaccio di cocaina per lo più; 6 di porto, detenzione illegale e ricettazione di fucili e pistole; il furto di 14 auto in un’azienda di Melfi nel luglio 2017; la corruzione di un carabiniere in servizio a Melfi; tentato omicidio (un brutale pestaggio dopo un litigio per questioni di viabilità); estorsione e favoreggiamento. La Dda aveva chiesto 26 ordinanze cautelari: 22 in carcere e 4 ai domiciliari. Il gip ha infine disposto a carico di 4 indagati il sequestro di alcuni fabbricati a Cerignola e Stornarella, quote di società del settore ortofrutticolo e edilizio, somme in contanti e un’auto. Nel corso delle indagini, durate alcuni mesi, furono eseguiti 6 arresti in flagranza per spaccio; 1 arresto per armi dopo il rinvenimento in una cassaforte di una pistola e 400mila euro; sequestrati 23 chili tra hashish, cocaina e marijuana e 1 milione 200mila euro; rinvenuto 3 pistole, 3 fucili e 200 munizioni; recuperate 8 Jeep Renegade e 3 Fiat 500 rubate a Melfi.
Redazione Cronaca
La Gazzetta del Mezzogiorno