Si infiamma il dibattito politico dopo la diffusione della notizia di un’interdittiva antimafia alla coop foggiana “Tre Fiammelle”, al lavoro anche per il Comune di Cerignola dal 2018 e destinataria nel secondo scorcio del 2022 di due affidamenti.
E’ intervenuto da Fratelli d’Italia il coordinatore cittadino Gianvito Casarella: «un’interdittiva antimafia ad una ditta che opera per il Comune di Cerignola non è una notizia nuova per la nostra città, negli ultimi anni. Significa che certe presenze sul territorio sono abbastanza perniciose ed invasive da entrare nelle istituzioni. Ed è un fenomeno che prescinde dal singolo caso. La relazione di scioglimento del 2019 è piena di riferimenti a società che oggi hanno cambiato pelle, a volte neppure tanto. Basta una visura per controllare nomi e legami, evoluzioni e collegamenti. E per “scoprire” che sono lì. Oggi come ieri. Malgrado 2 anni di commissariamento e una nuova amministrazione che si è presentata come baluardo di legalità. La ferita è sempre aperta: la rivoluzione è rimandata. Si tratta di un segnale negativo per l’economia cerignolana. Ed è un campanello d’allarme su cui riflettere tutti, senza credere che basti guardare altrove e negare il fenomeno, per semplice convenienza elettorale».
Il sindaco Francesco Bonito ha riferito di aver ricevuto nella giornata di ieri la notizia dell’interdittiva. «Tale cooperativa ha rapporti con il Comune di Cerignola per la manutenzione e l’efficientamento energetico a servizio di enti pubblici comunali. La comunicazione a me inviata è stata altresì trasmessa in primo luogo alla Commissione Prefettizia straordinaria di Foggia e, a seguire, ad altri 8 sindaci di Città pugliesi, beneventane, napoletane e salernitane. La mia Amministrazione è pertanto estranea alla individuazione di quella cooperativa per i servizi che ha poi reso e per i quali era stata da noi invitata ad una significativa riduzione dei compensi a suo tempo pattuiti (nel 2018 sotto la gestione Metta e mantenuti dalla Commissione Straordinaria). Su tali premesse respingo categoricamente ogni insinuazione relativa alla trasparenza dei miei comportamenti e di quelli della mia Amministrazione, sottolineando l’infima qualità delle censure maldestramente sviluppate da qualche gruppo politico di opposizione».
Per Carlo Dercole, ex assessore dell’amministrazione Metta sotto la quale arrivò a Cerignola la società “Tre Fiammelle”, «Bonito prende le distanze da sé stesso. Sostiene che le Tre Fiammelle nulla hanno a che fare con la Sua amministrazione e che la società in questione abbia vinto solamente una gara nel 2018 con la nostra amministrazione. Sì, Francesco Bonito. Con noi si facevano le gare, con te Sindaco si fanno unicamente affidamenti. E proprio alle Tre Fiammelle tu hai fatto ben due affidamenti a distanza di pochi giorni. Uno il 19 agosto per un importo totale di Euro 110.000. Un altro il 14 settembre per un importo di Euro 170.000».