Domenica scorsa, con il 3-1 ai danni del Giugliano, l’Audace Cerignola si è insediato al comando solitario del girone C di serie C. Un’altra pagina aggiunta alla storia del pallone locale, per merito della società, di mister Giuseppe Raffaele e dei suoi ragazzi, che si sono spinti al vertice appena due anni dopo la prima storica gara fra i professionisti dell’undici gialloblù. Ad assistere all’importante appuntamento, sugli spalti del “Monterisi”, c’erano per la precisione 2065 spettatori, comprensivi di abbonati e rappresentanza ospite. La campagna di fidelizzazione si è conclusa ad 844 sottoscrizioni: non si è ripetuta la soglia delle mille unità della passata stagione, ma pur sempre una cifra non molto distante. Lo zoccolo duro di sostenitori non manca mai, c’è da dire però che è arrivato il momento di consolidare una tendenza al rialzo per quanto riguarda le presenze.
Non è dato sapere fino a quando durerà il primato in classifica, ma a prescindere da tale aspetto, questa squadra merita di essere seguita e soprattutto sostenuta. Perché incarna i valori del sacrificio, del lavoro e del sudore, di un gruppo che vuole emergere e non lesina abnegazione, attaccamento ed orgoglio. Perché non soltanto fa leva sull’agonismo e sulla determinazione, sa anche giocare di fino e con ottima tecnica. Perché l’attenzione ora rivolta all’intero ambiente Audace è sintomo di considerazione e bontà di un intero team che con le sue gesta vuole lasciare nell’angolo la nomea non idilliaca spesso associata alla città. L’ambizione e la pervicacia della famiglia Grieco sono ben note, da tre anni il calcio ofantino si sta confrontando con realtà mai incontrate prima attraverso un percorso ragionato, programmato e già dai risultati di rilievo. É tempo di costruire un patrimonio i cui semi possano fruttare nel breve periodo, rendendo sempre gremiti i posti dell’impianto di via Napoli, affinché ciascuno (dai sempre calorosi Ultras 1984 agli altri settori) inciti i propri beniamini trascinando l’energia in spinta sul rettangolo verde, con il “Monterisi” a trasformarsi in autentico fortino e bolgia per chi viene a far visita, specie nei momenti difficili delle sfide.
Il 22 sera, il Cerignola ospiterà il Potenza nel primo match da capolista, in contemporanea a Inter-Milan: già sui social qualcuno ipotizza un calo di affluenza, vista la forte densità di tifosi delle milanesi o della Juventus, le maggiori rappresentanti nazionali. Il calcio vero però è anche qui, adesso, non meno affascinante ed emozionante, non privo di orizzonti e prospettive prestigiose. Magari si può discutere di uno stadio con una sola porzione coperta ed esposto alle eventuali intemperie, o (come qualcuno sostiene) dei prezzi non molto economici per i biglietti. Argomentazioni più o meno valide, che però passano in secondo piano quando c’è passione, identità e amore per i propri colori. Le stesse sensazioni profuse da Ligi e compagni, meritevoli di supporto pure se nessuno ha chiesto di vincere il campionato.
QUANDO IN FAMIGLIA LO STIPENDIO E’UNO ED ALLO STADIO DEVI PORTARCI PURE I FIGLI,IL PREZZO DEL BIGLIETTO E’ IN PRIMO PIANO NON IN SECONDO!!!!