Chi ama il caffè oggi ha la certezza che è possibile gustarsi un espresso di qualità a casa come al bar. A facilitare la prospettiva è l’interessante guida che rivela tecniche e segreti per preparare un caffè utilizzando, a scelta, la macchina espresso, la moka, la napoletana o la caffettiera francese. Grazie a tutta una serie di consigli gli esperti ci aiutano a scoprire l’uso delle miscele in chicchi o in polvere, a ottenere una schiuma densa, servire uno squisito cappuccino e tanto altro ancora.
Moka, napoletana o macchina espresso: un buon caffè nasconde segreti e accorgimenti
Il caffè, autentica passione degli italiani, si può preparare a casa ottenendo la stessa qualità di quello consumato al bar. Ai più competenti è dato di sapere che il caffè casalingo non è solo quello preparato con la moka perché, in realtà, esistono oltre 30 modi per ottenere a casa la gustosa bevanda, disponendo della macchina espresso o di una caffettiera, a scelta fra quelle tipiche provenienti da paesi diversi. In realtà per garantirsi un buon caffè non resta che approfittare dei tanti segreti, delle tecniche, degli accorgimenti, e delle regole universali, che ci svelano gli esperti, considerando di preparare la bevanda con le macchine automatiche o manuali, la ‘napoletana’ o la classica ‘moka’ e, non ultima, la caffettiera alla francese.
Le regole d’oro per preparare un buon caffè con la macchinetta
La prima regola, per garantirsi un caffè di qualità preparato con la macchinetta, è l’uso doveroso di una materia prima di pregio. Utilizzando miscele pregiate, prodotte a regola d’arte, si compie il primo passo. Il mercato propone miscele in polvere, cialde o capsule per il caffè di qualità, a garanzia di un ottimo risultato, soprattutto se si sceglie di utilizzarle con una macchinetta che viene pulita con regolarità. Necessario dedicare particolare attenzione al serbatoio dell’acqua, da riempire e ripulire anche tutti i giorni, per evitare dannosi accumuli di calcare, che influenzano negativamente il sapore del caffè. Per un uso adeguato meglio immettere nel serbatoio acqua oligominerale, evitando quella del rubinetto, decisamente più dura e calcarea. Una volta accesa, la macchinetta deve raggiungere la giusta temperatura. Il livello del calore, infatti, è essenziale per ottenere un buon caffè. Non resta poi che versare la bevanda direttamente in una tazzina calda, come al bar, per mantenere inalterato sapore e gusto.
Il caffè con la moka e la napoletana
Anche chi mantiene viva la tradizione, utilizzando l’intramontabile moka, può sorseggiare un buon caffè, prestando la dovuta attenzione alla qualità della materia prima. Una miscela pregiata, tostata ad arte, è in grado di fare la differenza in termini di gusto e sapore. Si può scegliere di acquistare una miscela già macinata, in commercio troviamo un’ampia varietà di proposte dall’Arabica alla Robusta, dall’Excelsa alla Liberica. Come sottolineano gli intenditori la scelta di utilizzare un caffè fresco, macinando al momento i chicchi, garantisce alla bevanda di raggiungere il più alto potenziale gustativo. Chi usa il caffè fresco deve sapere che la qualità dipende anche da una serie di scelte e combinazioni di chicchi, dal loro trattamento in fase di raccolta, essiccazione e trasporto, e dall’importante fase della tostatura. I chicchi perdono le loro proprietà se sottoposti a un maggior numero di lavorazioni. Il caffè macinato o in chicchi deve essere conservato con estrema cura, per evitarne il deterioramento o la perdita d’aroma. Meglio, quindi, acquistare piccole quantità di prodotto, di volta in volta, da tenersi a temperatura ambiente in un contenitore chiuso ermeticamente. L’acqua svolge un ruolo fondamentale anche nella preparazione del caffè con la moka. Corretto utilizzare un’acqua di qualità, da riscaldarsi con gradualità per non alterare il processo di infusione. Quanto alla quantità, il liquido collocato nella moka non deve mai superare il livello della valvola. Durante la cottura è preferibile tenere la fiamma del gas bassa. Poi, appena si sente il tipico gorgoglio, si deve assolutamente alzare il coperchio, per evitare accumuli di umidità, che alterano le proprietà organolettiche del caffè. Per apprezzare un buon caffè non resta che gustarlo ancora caldo. Se per la qualità della materia prima, l’uso delle miscele, e dell’acqua, valgono le stesse regole, moka e napoletana prevedono una diversa tipologia di preparazione. Nella moka l’acqua sale per unirsi al caffè, nella caffettiera napoletana prevale il sistema a infusione, caratterizzato da un processo inverso, che non altera in alcun modo proprietà e sapore della bevanda.
La caffettiera francese
Amata dagli europei, la caffettiera francese si usa con semplicità. Dotata di un bicchiere termico in pyrex, di un tappo con stantuffo e di un filtro a maglia sottile, che trattiene anche le minuscole particelle di caffè, il sistema alla francese garantisce un sapore corposo davvero gradevole. Per preparare la bevanda si comincia versando la polvere di caffè nel bicchiere, si riempie di acqua calda e si copre il tutto con il tappo, lasciando il prodotto in infusione per alcuni minuti. Trascorso il tempo necessario, si preme lo stantuffo, che consente di dividere la polvere dalla bevanda, attraverso l’uso del filtro. L’infuso così ottenuto si versa in tazza per poi essere consumato.
Come gustare il caffè: tipologie e consigli
Alle tante tipologie di preparazione del caffè affianchiamo le innumerevoli soluzioni per gustarlo, scegliendo di mixarlo anche ad altri ingredienti. Chi ama la bevanda può approfittare del caffè in versione espresso, macchiato, corretto, freddo shakerato o nella variante cappuccino. Per godersi a casa un caffè ricco di schiuma come al bar, non resta che versare dello zucchero in un bicchiere, per poi unirlo alle prime gocce di caffè uscite dalla caffettiera. Il tutto si mescola energicamente sino a ottenere una soluzione cremosa, da mixare con estrema lentezza al caffè. Quanto alla pressatura della polvere di caffè nella moka, il consiglio è di non esagerare perché la compressione troppo decisa potrebbe rilasciare uno spiacevole sentore di bruciato. Un buon caffè deve essere versato nella tazza non prima di essere mescolato, evitando così di ottenere una consistenza troppo leggera e acquosa. Prima di versare il caffè è preferibile riscaldare la tazzina, collocandola nel microonde o passandola sotto l’acqua calda. Assaporare un cappuccino a casa come al bar non è un’impresa impossibile. Occorre prima di tutto montare il latte, sino a ottenere una schiuma densa, da lasciar riposare adeguatamente. La schiuma così ottenuta dovrà essere versata delicatamente nella tazza, ricoprendo il caffè, preparato a scelta con capsule, cialde o nella moka. L’ultimo passaggio prevede l’aggiunta dello zucchero e, a piacere, una spolverata di cannella o cacao.