Un Cerignola solido, compatto e ordinato porta via un pareggio dalla casa del Catania: al “Massimino” finisce senza reti e un tempo per parte, Audace che si conferma squadra organizzatissima sull’aspetto di applicazione e disposizione difensiva. A Ligi e Jallow si aggiunge alla lista degli indisponibili anche Bianchini: per tale ragione, Raffaele torna al 3-5-2 puro, mettendo Faggioli in coppia con Salvemini nel reparto avanzato. C’è il debutto dal 1′ per Velasquez in difesa, torna in mediana Capomaggio (con tanto di fascia da capitano al braccio), per un turnover moderato. Toscano invece opera qualche variazione in più nel suo 3-4-2-1: terminale in attacco l’ex D’Andrea, sostenuto da Jimenez e Stoppa. Come prevedibile, sono i padroni di casa a scattare con decisione dai blocchi: D’Andrea al 10′ cambia fronte trovando Stoppa, il quale sterza verso l’area e fa partire un destro a giro non lontano dal bersaglio. I rossazzurri perdono presto Sturaro per infortunio (al suo posto Verna) e a metà frazione collezionano una doppia opportunità. Lunetta sgasa sul fronte mancino e centra, ma Raimo arriva sulla palla scoordinato: nel prosieguo dell’azione, Quaini prova la bordata dalla distanza trovando una deviazione in angolo. Il Cerignola non resta a guardare, proponendosi quando possibile nella trequarti avversaria: Adamonis concede il corner su traversone di Paolucci, mentre Capomaggio non crea problemi all’estremo difensore da circa venti metri. Si va all’intervallo con i gialloblù attenti e disciplinati nelle coperture, anche se i siciliani qualche volta hanno creato insidie con gli inserimenti sulle corsie.
Subito una novità al rientro dagli spogliatoi per Raffaele, Ruggiero sostituisce Faggioli. Le ‘cicogne’ approcciano con ottimo piglio la ripresa, provando con Tascone prima e Ruggiero poi da lontano, senza inquadrare la porta. Spazio anche per Parigini in luogo di Paolucci, risponde Toscano con le mosse Inglese e Guglielmotti. Gli ofantini evidenziano personalità, coraggio e controllo delle operazioni: al 66′ Castellini e Adamonis per poco non combinano una frittata in area piccola, riuscendo a salvarsi con Salvemini in agguato. Audace insidioso a cavallo del 70′: Ruggiero verticalizza per Salvemini, il cui tiro è sventato con deviazione in corner da Di Gennaro; Russo calcia potente ma centrale da distanza siderale, stimolando comunque i riflessi di Adamonis. Se si eccettua un tentativo sballato di Quaini, il segmento finale del match non regala sostanzialmente emozioni fino al triplice fischio.
Prosegue l’imbattibilità esterna dell’Audace, che così come ad Avellino esce indenne da uno stadio caldo e con un pubblico numeroso (17mila i presenti). Superata anche questa prova, Salvemini e compagni salgono a quota 11 in classifica: domenica al “Monterisi” arriverà la Casertana, rinfrancata dal successo sul Taranto ieri.
CATANIA-AUDACE CERIGNOLA 0-0
Catania (3-4-2-1): Adamonis; Castellini, Di Gennaro, Anastasio; Raimo (62’ Guglielmotti), Sturaro (21’ Verna), Quaini, Lunetta (79’ Carpani); Jimenez (46’ Celli), Stoppa (62’ Inglese); D’Andrea. A disposizione: Torrisi, Butano, Gega, Allegra, Forti, Ciniero, Luperini, Montalto. Allenatore: Domenico Toscano.
Audace Cerignola (3-5-2): Saracco; Visentin, Gonnelli, Velasquez; Coccia, Tascone, Capomaggio, Paolucci (57’ Parigini), Russo (91’ Tentardini); Faggioli (46’ Ruggiero), Salvemini. A disposizione: Greco, Fares, Sainz-Maza, Romano, Lorusso, Iurilli, Gagliano, Martinelli, Ianzano, Carrozza, Di Dio. Allenatore: Giuseppe Raffaele.
Ammoniti:Anastasio, Quaini, Guglielmotti (C); Visentin, Faggioli (AC).
Angoli: 7-4. Fuorigioco: 5-1. Recuperi: 3’ pt, 4’ st.
Arbitro: Zanotti (Rimini). Assistenti: Santarossa (Pordenone)-Gentile (Isernia). Quarto ufficiale: Ramondino (Palermo).