Prende tempo il Tribunale Civile di Foggia che “decide di non decidere”. All’udienza fissata per oggi circa l’incandidabilità di Franco Metta e Tommaso Bufano, udite le parti, il Collegio della prima sezione del Tribunale Civile di Foggia si è riservato del tempo. Quando i giudici saranno pronti a decidere potranno pronunciarsi sulla incandidabilità oppure per il rinvio del giudizio. I giudici potrebbero dunque “decidere” già in questi giorni oppure rimandare tutto a dopo il 20 luglio, quando si pronuncerà il Tar sullo scioglimento per mafia impugnato da Metta. Chieste le prime – (le uniche?) – incandidabilità dunque, per l’ex-Sindaco di Cerignola, Franco Metta, e l’ex-assessore ai Lavori Pubblici, Tommaso Bufano. Nessuna pronuncia quindi rispetto ai due provvedimenti notificati lo scorso 31 dicembre. Chi verrà colpito dall’interdizione – in definitiva – dovrà rinunciare alle prossime elezioni, a tutti i livelli. E’ comunque concesso un eventuale ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato. L’incandidabilità di Metta, scontata per molti, trova ragione nell’indiscusso protagonismo del cicognino all’interno della relazione del Prefetto Raffaele Grassi. Per Bufano invece, dimessosi poche ore prima dall’arrivo della Commissione d’accesso, un processo penale come indagato (lo dichiarò proprio Bufano a margine delle dimissioni, ndr).