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    Toghe a luci rosse, caso Bellomo. Intervista alla 28enne di Cerignola Rosa Calvi

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    È stata ascoltata nel pomeriggio di lunedì in Procura a Bari, come persona informata dei fatti, l’avvocatessa 28enne di Cerignola Rosa Calvi nell’ambito dell’indagine per estorsione a carico del Consigliere di Stato Francesco Bellomo. L’uomo è accusato di aver imposto ad alcune studentesse che seguivano il suo corso di magistratura un codice di comportamento e un dress code, minigonna e tacchi alti, in cambio di un borsa di studio. I fatti raccontati risalirebbero ad un anno fa e sarebbero avvenuti a Roma, dove la ragazza seguiva il corso, dal quale poi sarebbe stata “cacciata” per aver rifiutato le condizioni imposte da Bellomo.

    Contattata telefonicamente l’avvocatessa, aspirante magistrato, è ritornata sui fatti e sull’importanza di denunciare. Dopo esser stata contattata da altre ragazze, crede che si aprirà un filone di denunce figlie del suo coraggio? «Questo è uno dei motivi per cui mi sono esposta e ho parlato con la stampa – dichiara Rosa Calvi a La Gazzetta -. Io spero che ci sia la fila delle ragazze pronte a raccontare la loro esperienza; da un lato spero che la raccontino e dall’altro spero che non sia successa a troppe persone, perché non è sicuramente un’esperienza piacevole da vivere. Alcune ragazze mi hanno contattato. Alcune di queste hanno avuto una storia molto pesante, altre si sono rese disponibili a raccontare solo ciò che dall’esterno hanno potuto vedere. Quindi non sono state coinvolte in prima persona. Ma sono pronte a raccontare qual che hanno visto dall’esterno».

    Esiste un tempo “giusto” per trovare il coraggio di denunciare? «I tempi lunghi ci possono stare. Io stessa non avrei mai capito la cosa se non dopo averla vissuta. E comunque è sempre difficile per una persona denunciare fatti spiacevoli. Stiamo parlando di una persona che rispetto ad una studentessa è di rango superiore professionalmente, è un consigliere di stato, e questo volente o nolente crea un certo timore. Subito non si trova il coraggio di denunciare una cosa del genere, perché si ha il timore di avere delle ripercussioni sulla carriera. Non mi sento di puntare il dito contro le ragazze che non hanno parlato, perché anch’io non l’ho fatto subito, nonostante le persone a me vicine dicevano “dovresti denunciare”. Mi sentivo troppo piccola rispetto a lui. Adesso che è venuta fuori questa vicenda, partita dal coraggio di un papà, io mi sono accodata e a me si stanno accodando altre ragazze, che hanno capito che non sono, non siamo, sole. Io lo faccio anche per ripulire la categoria della magistratura, perché i magistrati non sono così assolutamente. Ho molta fiducia nella giustizia e ho dato il mio piccolo contributo».

    Questa vicenda oltre a condizionare la sua vita, ha ripercussioni sulla sua carriera professionale? Studierà ancora per diventare un magistrato? «Si. Mi sono bloccata perché ero turbata e non avevo la giusta serenità per studiare. Ora però, dopo tutto quanto, grazie anche alle persone che mi sono state vicine e mi hanno sostenuta, ho capito che non posso permettere a questa vicenda e a questa persona di rubarmi il futuro. Devo continuare perché lo devo a me stessa. Cercherò di realizzare questo sogno».

    L’inchiesta di Carabinieri e Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, era stata inizialmente aperta senza ipotesi di reato, salvo poi contestare l’estorsione. La questione disciplinare sarà discussa il prossimo 10 gennaio dall’adunanza generale del Consiglio di Stato, dopo aver ottenuto il parere della commissione speciale (che si riunirà domani). La decisione dovrà poi essere formalizzata dal Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa.

    ESPULSIONE – Il Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa (CPGA) ha già deliberato la destituzione del consigliere di Stato Francesco Bellomo, cioè l’espulsione definitiva dai ruoli della magistratura amministrativa. La procedura prevede, per la gravità della sanzione, che debba essere acquisito il parere dell’adunanza generale, già fissata per il prossimo 10 gennaio. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato, che si riunisce oggi, è incaricata di sottoporre all’adunanza generale, alla quale partecipano tutti i Consiglieri di stato in servizio (circa 100), la proposta di parere. L’attività della Commissione, come tutta l’attività istruttoria di natura disciplinare, è coperta da riservatezza. Bellomo si difende definendo quelle delle ragazze che lo accusano «narrazioni surreali, che riferiscono in maniera del tutto falsata i rapporti intercorsi tra me ed alcune ragazze. Con talune – spiega il consigliere di Stato, che si è rivolto per la difesa al professor Vittorio Manes e all’avvocato Beniamino Migliucci – ho avuto relazioni sentimentali e mai nessuna, sino a quando il rapporto è durato, mi ha eccepito un qualche comportamento sgradito, anzi insistendo perché la relazione acquistasse importanza. Quanto alle altre (un ridottissimo numero di allieve titolari di borsa di studio), esse mi chiedevano di prepararle e guidarle per affrontare al meglio il concorso in magistratura, esprimendo piena e convinta adesione al mio metodo di insegnamento».

    La Gazzetta del Mezzogiorno

    7 COMMENTS

    1. Questa mi sembra una gran furbacchiona….non riuscendo a diventare ciò che le sarebbe piaciuto….non ha esitato a denunciare fatti e cose che sa solo lei se siano veri o falsi o verosimili.
      Anche questa ci dobbiamo veder appioppare….”infami a prescindere”!
      W Cerignola!!!

      • Ecco il solito maligno.
        La versione vera, sarebbe la sua?
        E non quella della ragazza?
        Ma che vi passa per la testa?
        Cosa mai potrebbe trarre vantaggi la signorina che denuncia?
        Oltre ad essere giudicata alla solita maniera arretrata?

        • Lei impari prima a scrivere in italiano poi a commentare.
          Inoltre se lei non ritiene che oggi le denunce vengano usate (nella maggior parte dei casi) come armi dalle “povere” donne indifese, allora ha qualche serio problema di comprensione della realtà.
          Comunque staremo a vedere!

    2. E’ il momento…..tutte a denunciare…..quando però fanno carriera o ottengono i loro scopi tutto a posto. Vai a fare le pompe……sulla 98…..

    3. SIGNORINA CALVI HA FATTO BENISSIMO A DENUNCIARE, BELLOMO E’ UN GRAN PORCO E VA MESSO IN GALERA CON I SUOI PARI.

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