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    Carabinieri: controlli straordinari del territorio, a Cerignola quattro in manette

    Pubblicato il

    Durante il fine settimana I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno svolto un servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati di criminalità predatoria, a manifestazioni di criminalità diffusa ed in violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti. 14 gli arresti eseguiti (11 in flagranza, 3 in esecuzione di provvedimenti emessi dall’A.G.), 9 i deferimenti in stato di libertà. L’attività ha visto impegnati oltre 100 Carabinieri coadiuvati, in Foggia e Cerignola, da personale della Compagnia di Intervento Operativo proveniente dall’11° BTG Bari.

    A FOGGIA Bruno Rodolfo, classe 1979, è stato tratto in arresto in ottemperanza dell’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica di Bari dovendo scontare la pena di 8 anni di reclusione per tentato omicidio aggravato dall’art. 7 legge 203/1991. Nel marzo del 2003, in Via Monsignor Farina di Foggia, nel corso della guerra di mafia, Bruno tentò di ammazzare Franco VITALIANI, esplodendo colpi di fucile e di pistola all’indirizzo della vittima attinta al collo e alla spalla non in modo mortale.

    A CERIGNOLA CHAUSHEV Biser, classe 1965 e GEORGIEV Krasimir, classe 1969, cittadini bulgari ma domiciliati a Cerignola sono stati tratti in arresto perché presunti responsabili del reato di ricettazione essendo state rinvenute nelle loro disponibilità, e sequestrate, 10 auto di provenienza furtiva e 100 kg di rame proveniente da cavi elettrici. Durante la perlustrazione di aree rurali in località Posta Fara, i Carabinieri hanno notato alcune autovetture quasi completamente smontate ed abbandonate lungo l’argine del fiume Ofanto. Ispezionata l’area hanno individuato un furgone bianco e lì vicino due uomini intenti a smontare con attrezzi idonei alcuni pezzi da una Ford Fiesta. I due accortisi della presenza dei Carabinieri si son dati alla fuga nei i campi circostanti ma sono stati raggiunti e bloccati. Nel furgone a bordo del quale i due bulgari erano giunti vi erano due cassette metalliche piene di attrezzi, chiavi e utensili di vario genere oltre a 3 sacchi di iuta piene di cavi elettrici di rame da cui era stata già tolta l’originaria guaina di plastica. La Ford Fiesta che i due stavano smontando è risultata essere stata rubata il 4 ottobre scorso a Molfetta. Gli accertamenti hanno consentito di risalire all’origine delle sette scocche lì abbandonate e precisamente: una Opel Antara rubata a Barletta, una Mercedes Classe A rubata ad Andria, una Ford C Max rubata a Molfetta, una Ford Fiesta rubata a Giovinazzo, una Citroen C3 e una Peugeot 206 rubate a Pescara ed una Opel Corsa rubata a Corato. Su altre scocche erano stati cancellati tutti i segni identificativi per cui non è stato possibile risalire agli originari proprietari. I due bulgari sono stati dichiarati in arresto in flagranza di reato per ricettazione di autovetture rubate e per il rame proveniente dai cavi elettrici di probabile provenienza furtiva. Il furgone con gli attrezzi è stato sottoposto a sequestro come tutte le parti di autovetture rinvenute.

    LIONETTI Maria, classe 1973 e GADALETA Francesco, classe 1991, madre e figlio, già noti alle Forze di Polizia sono stati tratti in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti in concorso. I Carabinieri hanno notato che nei pressi della loro abitazione vi erano, soprattutto in orario pomeridiano, diversi giovani che si avvicinavano alla porta e poi, dopo aver confabulato qualcosa con uno di loro, andavano via. I Carabinieri hanno pertanto deciso di espletare un controllo; Gadaleta Francesco, accortosi della presenza dei Carabinieri si è chiuso dentro l’abitazione e non ha aperto quando gli è stato chiesto di farlo e da una finestra del piano superiore, dopo aver scavalcato la ringhiera di un terrazzo vicino, lanciava qualcosa che finiva sul tetto di un’abitazione lì vicino. Dall’interno dell’abitazione si sentiva tirare ripetutamente lo sciacquone e quando i due aprivano la porta dell’abitazione i Carabinieri rinvenivano sul tavolo della cucina soltanto un bicchiere di plastica contenente della mannite, utilizzata per tagliare sostanza stupefacente. Grazie all’ausilio dei vigili del fuoco i Carabinieri hanno recuperato sul tetto della vicina abitazione un bilancino elettronico; in un tombino collegato con il bagno dell’abitazione dei due tre dosi di cocaina, confezionate con cellophane dal peso complessivo di 1,5 gr. I due sono stati dichiarati in arresto, la sostanza stupefacente, il bilancino elettronico e la mannite sequestrati.

    IN ASCOLI SATRIANO: AVIGLIANO Raffaele, classe 1972 e BARBATO Luca, classe 1975, originari di Napoli, sono stati tratti in arresto per truffa in concorso. I due sono stati notati dai Carabinieri della locale Stazione nei pressi dell’asilo nido abbracciare e baciare un anziano del posto e consegnargli un plico, mentre l’anziano consegnava loro delle banconote. Ad insospettire i Carabinieri una sorta di trattativa imbastita dai due a seguito della quale l’anziano estraeva altre banconote dal proprio portafogli per consegnarle ad uno dei due; successivamente i due tentavano di allontanarsi ma sono stati bloccati dai Carabinieri che li hanno identificati e condotti in caserma per accertamenti. L’ottantaduenne presso il Comando Stazione ha riferito che i due gli avevano detto di essere suoi lontani parenti e per questo l’avevano abbracciato e baciato e gli avevano dato un pacco dicendogli che era un piccolo regalo per lui senonché, subito dopo, gli avevano chiesto venti euro. L’anziano gli aveva dato malvolentieri i soldi richiesti ed i due, una volta presi i soldi, gli avevano chiesto ancora altri trenta euro. All’interno del “pacco” regalo vi era un piccolo orologio di plastica, un braccialetto ed un portachiavi di bassissimo valore. Nell’auto dei due vi era altra merce simile nonché quattro giubbotti tutti con marche contraffatte. Il valore di ogni singola confezione si aggira intorno a € 7,00, mentre il valore di ogni giubbotto sui € 20,00. I due napoletani, che non hanno nessun rapporto di parentela con l’ottantaduenne ascolano, sono stati dichiarati in arresto per truffa in concorso, tutta la merce rinvenuta a bordo dell’auto sottoposta a sequestro.

    A MARGHERITA DI SAVOIA: DICORATO Salvatore, classe 1969, è stato arrestato perché ritenuto responsabile di furto. La pattuglia della locale stazione transitando in orario notturno per via Canne, nei pressi di un cantiere ha notato del materiale metallico accumulato nei pressi di un muro di cinta e, subito dopo, un uomo che dalla parte interna del muro scavalcava per uscire portando con sé altro materiale metallico. L’uomo, alla vista dell’auto dei Carabinieri, si è allontanato repentinamente ma è stato bloccato subito dopo ed identificato in DICORATO Salvatore il quale non ha saputo fornire alcuna giustificazione di quanto accaduto. Contattato il responsabile del cantiere riferiva che i due cavalletti di acciaio del peso di 30 kg, un rullo in acciaio del peso di 20 kg, uno sgabello in acciaio del peso di 15 kg, due lamiere di circa 1 m x 1,5, vario materiale ferroso ed un boccione in plastica contenente acqua per distributore automatico apparteneva al cantiere della sua società e che era stato asportato lì dove il DICORATO era stato fermato pertanto questi è stato dichiarato in arresto e tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. Sempre nel centro salinaro DASSISTI Michelangelo, classe 1980, è stato tratto in arresto per tentato furto in concorso con altra persona al momento non identificata. I Carabinieri sono stati allertati alle 2.00 di notte dall’allarme antifurto di una tabaccheria dove giunti sul posto hanno verificato che ignoti avevano praticato un foro dall’interno del muro di un’abitazione adiacente ed erano entrati nell’esercizio commerciale ma, scattato l’allarme, i ladri erano scappati. Sul posto vi erano tutti gli attrezzi necessari a praticare il foro: martello pneumatico, sega circolare, scalpelli ed altri attrezzi tutti sottoposti a sequestro. Dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali lì vicino i Carabinieri sono riusciti ad identificare uno dei malfattori in DASSISTI, noto ai militari operanti per via dei suoi numerosi precedenti. Ricercato l’uomo è stato rintracciandolo nei pressi della sua abitazione  ed associato presso la casa circondariale di Foggia.

    A STORNARAPARADISO Paolo, classe 1975, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno in quel comune è stato tratto in arresto per aver violato gli obblighi inerenti la citata misura di sicurezza. I Carabinieri lo hanno sorpreso mentre era nei pressi di via Consolare nel comune di Cerignola. Essendo sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Stornara, i militari lo hanno subito bloccato ed arrestato accompagnandolo presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione.

    IN TRINITAPOLI: i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto SCIUSCO Giovanni, classe 1967, originario di Cerignola per detenzione di sostanze stupefacenti. I Carabinieri lo hanno sorpreso in Trinitapoli, in un luogo dove abitualmente avviene lo spaccio di sostanze stupefacenti, e notato l’auto in uso a SCIUSCO avvicinarsi ad un gruppo di persone e cedere loro qualcosa dietro scambio di denaro. Bloccato SCIUSCO in suo possesso sono state trovate quattro dosi, già confezionate e pronte per la vendita, di cocaina dal peso complessivo di gr. 2. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia, lo stupefacente e l’auto sottoposti a sequestro penale.

    A TORREMAGGIORE CAPUTO Leonardo, classe 1981, è stato tratto in arresto per violenza resistenza lesioni e minacce a pubblico ufficiale. L’uomo dopo aver investito una donna cagionandole un trauma alla mano, si è scagliato contro il personale della Polizia Municipale intervenuto sul posto. I Carabinieri unitamente al personale della Polizia Municipale lo hanno pertanto tratto in arresto. Un cittadino rumeno ed un italiano sono stati deferiti in stato di libertà per appropriazione indebita in quanto sorpresi ad asportare gasolio da un trattore nelle loro disponibilità ma di proprietà dell’azienda agricola di cui sono dipendenti. Due minori sono stati deferiti in stato di libertà alla competente A.G. in quanto ritenuti responsabili di furto con strappo consumato ai danni di una 68 enne del luogo alla quale hanno portato via una collana.

    IN MANFREDONIA quattro persone di età compresa tra i18 e 32 anni sono stati deferiti in stato di libertà per essere stati trovati in possesso di contrassegni assicurativi palesemente falsi e per essere alla guida di veicoli sprovvisti della copertura assicurativa. SAN MARCO IN LAMIS un 50enne è stato deferito in stato di libertà per essere stato trovato in possesso di 630 kg di rame di dubbia provenienza. 2 soggetti sono stati tratti in arresto in esecuzione di ordini di carcerazione dovendo scontare pene definitive per reati contro il patrimonio; 4 persone sono state segnalate alle Prefetture competenti quali assuntori di sostanze stupefacenti perché trovate in possesso di droga del tipo cocaina ed eroina. 19 le strutture ricettive tate controllate, un’abitazione e tre centri benessere. Nel corso del servizio inoltre sono state identificate 1047 persone, controllati 201 soggetti agli arresti domiciliari e sottoposti a misure alternative alla detenzione, 681 automezzi, sono state elevate 176 contravvenzioni al codice della strada, 24 tra autovetture e ciclomotori sequestrati, 20 documenti di circolazione ritirati, 26 gli esercizi pubblici controllati, 53 le perquisizioni personali, veicolari e domiciliari eseguite.

    12 COMMENTS

    1. Tutta monnezza non differenziata e non recuperabile……..purtroppo la giustizia italiana ed i bravi avvocati li tireranno fuori subito……

    2. IO MI METTO NEI PANNI DI QUEI POVERINI CHE DOPO TUTTO QUESTO TEMPO HANNO RITROVATO LE LORO AUTO HA KM DI DISTANZA TUTTE FRACASSATE, CHE SCHIFO……………

    3. adesso sicuramente qualcuno scriverà dicendo che bisogna aiutarli a redimersi e che la colpa è della disoccupazione

    4. x gaggiani e giuseppe. salve io vivo purtroppo da mesi x strada,nessuno mi prende a lavorare,a rubare ve la prendete a male.in comune nn mi aiuta nessuno gentilmente mi dite cosa devo fare

    5. x terzomondo:la tua situazione è sicuramente umiliante e ti auguro di trovare una sistemazione al più presto.Ma sicuramente andare a rubare è il rimedio più sbagliato.Per i 2 Bulgari,bisognerebbe rispedirli al mittente bloccandoli al prossimo rientro.GRAZIE

    6. terzomondo io sono convinto che tu non sei quello che dici di essere, ma solo un provocatore. Nel caso in cui mi sbagliassi, ti consiglierei di emigrare al nord, in Emilia, dove si trova ancora del lavoro di manovalanza. Se si ha voglia di lavorare, li qualcosa si trova ancora. Buona fortuna

    7. ma vedi un po ki dorme x strada e ki vive in regge.ke sistema vizioso dobbiamo sopportare.mario monti udite udite guadagna 52500 euro al mese.napolitano ne prende 49400. skifani se ne prende 36ooo euro al mese,ed infine fini gli tocca la paga piu misera sl 32500 al mese.ditemi voi ciro caggiani,giuseppe e compani ki sn piu pietosi,depravati,scillerati,porci,mafiosi loro o i nostri ladri di galline di cerignola.x favore ripondetemi

      • Sicuramente se un giorno ti svaligiano casa, ti svuotano l’azienda o ti rubano la macchina, (speriamo di no) i tuoi ladri di galline, proverai cosa vuol dire. Sti paragoni del ca.vo.lo non li farai più mio caro Antonio.
        La politica è un conto e sono tutti magna magna, però ciò non toglie che qui a Cerignola c’è gente che ama il lusso senza farsi un giorno di lavoro perchè per loro il lavoro è umiliante.
        La bella macchina, la bella villa, tutto frutto del malaffare…
        Come stai affermando tu allora tutti quanti dovremmo commettere reati tanto i politici prendono 30.000 al mese e tutti quanti siamo pieni di debiti. Il lavoro è onore.

    8. X Giuseppe:i miei discorsi sono troppo profondi rispetto alla tua superficialità.
      Ho sempre parlato di giusta pena ma allo stesso tempo condannato la legge del taglione,le sevizie e i campi di concentramento.
      Buona giornata a tutti.

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