Soddisfatto della riuscita della convention di Capitanata Civica il Sindaco di Cerignola Franco Metta. Si unisce a quel «facciamo politica nei territori che amiamo e tra la gente che amiamo» pronunciato dall’assessore regionale Leo Di Gioia il primo cittadino cerignolano. «Facciamo politica per risolvere i problemi nelle nostre città – dice Metta -, mettendoci passione e impegno. Nella mia Giunta comunale ci sono assessori la cui storia politica nasce nella sinistra, altri che provengono dall’area moderata dei cattolici e altri ancora la cui storia è più di destra, ma riusciamo ad andare daccordo perché lavoriamo per migliorare la città». E aggiunge, «Capitanata civica è la nostra famiglia politica, la nostra rete di efficienza, il nostro laboratorio politico di idee, di impegno e concretezza. Sono consapevole e fiero di aver contribuito a creare un gruppo che fa paura ai partiti, agli stessi partiti che non vogliamo distruggere ma migliorare. Facciamo paura perché siamo aperti, perché sappiamo dialogare, perché conosciamo il territorio in quanto lo amministriamo, perché sappiamo entrare nella casa della gente, perché sappiamo ascoltare. Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, massima espressione del PD in Puglia ha dichiarato che la massiccia presenza di Capitanata Civica nel territorio è un dato di fatto per cui i partiti tradizionali hanno il dovere di dialogare, lo stesso PD deve aprirsi al dialogo – precisa il primo cittadino – uscendo dalla roccaforte che per anni ha tenuto alte le sue mura, allontanando dalla politica molte menti».
Non lesina Metta un passaggio su Michele Emiliano e sul “liberato” Pd di Cerignola. «Michele Emiliano ha affermato che il PD di Cerignola, in questi giorni, è stato liberato dal giogo di chi per anni ha causato tanti fallimenti, io aggiungo che la loro opposizione non costruttiva, non propositiva, pronta a fare stupida demagogia su tutto è un fallimento che fa male, non solo al PD stesso, ma alla città che assiste alla chiusura politica del dialogo, della crescita, del rispetto dei ruoli. Siamo sempre stati aperti al dialogo a condizione che sia rispettoso delle parti. Noi siamo pronti da parecchio».