“Certamente Umberto, di lassù, è contento perché questo riconoscimento, per merito suo, viene dato a me”. E’ con queste parole che Antonietta Russo, vedova del compianto prof. Umberto Albanese, saluta la folla gremita accorsa nell’Aula Consiliare, lo scorso sabato, in occasione di un convegno promosso dai familiari dell’illustre concittadino, in collaborazione con il Club Unesco di Cerignola e l’Amministrazione Comunale, per ricordarne le doti professionali e umane. Un appuntamento teso a diffondere un prezioso e dotto lavoro di ricerca dell’autore, “Il latino giuridico”, che raccoglie tutte le espressioni in lingua latina che sono utilizzate nella dottrina e nella pratica giuridica, con i relativi riporti alle fonti e ai contesti in cui vengono citate. Uno strumento prezioso per quanti abbiano, a qualsiasi titolo, rapporti con le discipline giuridiche, elaborato da un esperto quale il prof. Albanese. Nato a Cerignola nel 1930 e laureatosi in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Bari, Umberto Albanese è stato docente di materie giuridiche d economiche e fine giurista. Membro onorario “with all the rights and privileges” della “461st e 484th Bomb Group Association”, con sede in Redondo Beach California, è stato premiato il 29 ottobre 2000 a Dallas “for the Memorial Scholarship Fund Awards Program”. In campo internazionale, è proprio negli USA che il lavoro del prof. Albanese si è maggiormente imposto, grazie ad opere come ‘Organicità dell’elemento psicologico nella illustrazione finanziaria’, in “Economia internazionale”, XXVIII,12, 1975 e ‘Massime, enunciazioni e formule giuridiche latine’ del 1993. Uno straordinario lavoro di studio per il quale il prof. Albanese è stato insignito di un’alta onorificenza da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nel linguaggio giuridico, sia quello degli scritti dottrinali sia quello delle sentenze, ricorrono ancora oggi espressioni, massime e formule in lingua latina. Nel solco della tradizione del notissimo Regulae Juris di Luigi De Mauri, Umberto Albanese ha selezionato con minuziosa completezza non soltanto le formule più diffuse ma anche quelle più strettamente tecniche e note unicamente agli specialisti. L’opera attinge sia alle formulazioni dei giuristi romani sia a quanto è stato prodotto dal Medioevo ai giorni nostri dalla dottrina giuridica europea. Ogni espressione è presentata nella sua formulazione originale, corredata da una traduzione rigorosa e fedele ed è sempre integrata dal costante e specifico riferimento al diritto italiano vigente e in particolare al Codice civile. Un’opera la cui validità scientifica, convalidata dalla sua presenza nei cataloghi delle più rinomate università italiane e straniere, nonché delle più importanti sedi istituzionali come la Camera dei Deputati a Roma o il Palazzo del Congresso a Washington, è stata rimarcata anche da Francesco Maria Silla, Docente di Diritto Romano dell’Università degli Studi di Foggia, intervenuto al convegno di sabato, moderato da Domenico Carbone, ex dirigente del provveditorato agli Studi di Foggia. Tra gli intervenuti anche Giovanni Martiradonna, Presidente Club Unesco di Cerignola, che ha promesso l’istituzione di una giornata che ogni anno possa celebrarsi il 28 maggio in ricordo del prof. Albanese, e il prof. Gioacchino Albanese, ex dirigente scolastico, al quale è stato affidato un attento e analitico commento dell’opera di Umberto Albanese e un affettuoso ricordo dell’uomo che fu.
“Un libro utile per gli altri. A Umberto interessava questo, fare qualcosa di utile -ha ricordato la vedova Albanese-. Attraverso internet, scoprì con enorme soddisfazione che il suo libro era presente in tutte le biblioteche universitarie del mondo, persino in Cina e nelle più prestigiose Università americane come Harvard e Yale. Ringrazio sentitamente il Presidente della Repubblica – ha aggiunto- per l’attenzione che ha avuto per l’opera e la sensibilità che ha dimostrato dopo che, dietro invito, io e mio figlio Roberto ci siamo recati al Quirinale per consegnare il curriculum vitae di Umberto, affinché l’onorificenza inglobasse tutta la vita, le opere e il carattere culturale e umano di mio marito. L’onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica, per riflesso, dà lustro a tutta la cittadinanza di Cerignola”.