Lo scorso 7 ottobre ancora infiltrazioni d’acqua nel Liceo Artistico “Sacro Cuore” di Cerignola. «Tutti gli ambienti scolastici del piano terra sono stati oggetto di copiose infiltrazioni di acqua piovana dalla copertura dell’edificio – scrivono dall’istituto cerignolano -. Già qualche anno fa la scuola è stata interessata da questo fenomeno diventando un vero e proprio caso mediatico tanto da indurre molti artisti anche di fama nazionale a inventarsi una “chiamata alle arti” e a donare al nostro istituto dipinti e sculture in segno di vicinanza. Le tante segnalazioni agli uffici competenti dell’ente provinciale portò lo stesso Presidente, dott. Francesco Miglio, ad ordinare urgentemente dei lavori di ripristino e manutenzione dei tetti della scuola la qual cosa è poi effettivamente avvenuta in due momenti distinti e con una spesa cospicua a carico della collettività. Il risultato è stato che mentre le infiltrazioni di acqua piovana precedenti ai lavori, seppure abbondanti, interessavano alcune aule, oggi ci ritroviamo a subire tali effetti nefasti in tutti, dico tutti, gli ambienti del piano terra. A dirla tutta gli interventi ci sembrarono non risolutivi già dal primo momento in quanto alcuni fenomeni di infiltrazione, anche se limitati, erano avvenuti subito dopo la fine dei lavori ma si era sperato in effetti momentanei dovuti all’esecuzione degli stessi e che col tempo la situazione sarebbe migliorata e risolta. Ciò non è avvenuto affatto, anzi! La situazione è davvero insostenibile soprattutto con la contemporanea situazione creatasi a seguito della pandemia che ci ha costretto a organizzare aule predisposte per una classe specifica, con banchi distanziati come da normativa nazionale, e impossibilitati a riunirli in altri ambienti né a rimandarli a casa dato che la maggior parte di loro sono minorenni con una percentuale di pendolari molto alta».
Ma non è tutto, infatti sono state diverse le criticità rilevate a seguito di verifiche. «Un sopralluogo più accurato ha evidenziato alcune anomalie che riporto di seguito. Visitando le aule si nota un forte distacco tra i tegoli prefabbricati di copertura in cemento armato precompresso da cui è chiaramente visibile il canale di raccolta delle acque piovane. Proprio da quei tagli si infiltra l’acqua piovana creando delle vere e proprie cascatelle longitudinali corrispondenti in copertura ai canali di raccolta delle acque. Il distacco tra i tegoli, variabile dai 10 ai 20 cm, sembra essere una novità non avendolo mai notato prima così evidente ed è più accentuato al centro della trave mentre si riduce agli appoggi. Non sapendo che tipologia di lavori sono stati effettuati dalle imprese interpellate dall’ente provinciale non è neanche possibile ipotizzare il motivo di tale anomalia, una cosa però è certa ed è sottoscrivibile, le infiltrazioni provengono dalle giunzioni dei tegoli che portano in copertura i canali di raccolta delle acque. Per accertarmene mi sono recato sul tetto e ho solo potuto verificare che la guaina catramata che riveste il canale sottostante, di cui non è possibile capire di che materiale è composto, è molto sottile e in cattive condizioni con rotture ovunque. Gli stessi canali di raccolta non hanno la giusta pendenza per portare l’acqua alle bocche di scarico, sempre più alte del punto di punto di raccolta dei canali, provocando un ristagno su tutta la loro lunghezza di circa 20 mt. Il ristagno e il cattivo stato della guaina sovrapposta ai canali di raccolta e, probabilmente, la rottura degli stessi in più punti determinano quelle “cascatelle” succitate. Infine tutti i tetti piani hanno una pavimentazione galleggiante in mattoni di cemento che da un lato non permettono un celere deflusso delle acque piovane verso i bocchettoni e dall’altro costituiscono una barriera all’evaporazione dell’acqua ristagnante su tutta la superficie».
Per il Liceo «le soluzioni definitive al problema infiltrazioni devono prevedere:
- una prima verifica morfologica e di robustezza dei tegoli prefabbricati e della loro incurvatura;
- un lavoro di tamponamento/chiusura dei distacchi tra i tegoli prefabbricati;
- la totale sostituzione dei canali di raccolta delle acque piovane, sostituendoli con altri aventi una pendenza del tipo a schiena d’asino e con punti di arrivo della acque raccolte sopra le bocche di scarico;
- la rimozione totale delle pavimentazioni dei tetti piani, la creazione o verifica delle pendenze, l’isolamento totale e l’impermeabilizzazione totale o parziale nei punti dove si evidenzia l’infiltrazione, in particolare nei corridoi in corrispondenza dei giunti tecnici, e la sostituzione con pavimentazione da terrazzo».