Nell’ambito di attività ispettiva effettuata il 21 e 22 novembre, i Carabinieri del Comando Provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Foggia con il coordinamento della Direzione Territoriale del Lavoro di Foggia, hanno svolto specifici servizi finalizzati al contrasto del lavoro sommerso. L’attività ha interessato il settore agricolo, turistico e dei pubblici esercizi con i seguenti risultati: 20 le aziende controllate, adottati 2 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera in nero, individuati 5 lavoratori completamente in nero, accertate sanzioni amministrative per lavoro nero (cosidetta maxisanzione per lavoro nero e mancata consegna delle prevista dichiarazione di assunzione) per un importo complessivo pari ad euro 22.325. In particolare sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale fino ad avvenuta regolarizzazione (art. 14 del D.Lgs 81/2008) nei confronti di un ristorante di Manfredonia, il cui titolare impiegava tre lavoratori in “nero” e di un’azienda agricola di Lucera, dove veniva rilevata la presenza di due lavoratori non censiti nelle scritture obbligatorie. Il titolare di quest’ultima impresa veniva anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per aver omesso di sottoporre a visita medica periodica obbligatoria i propri dipendenti. Per mancata osservazione della sorveglianza sanitaria a favore del personale dipendente veniva denunciato anche il titolare di un’azienda agricola di Mattinata, mentre sempre a Mattinata veniva denunciato il proprietario di un panificio per violazione della privacy nei confronti dei dipendenti. Lo stesso aveva installato un impianto di video sorveglianza nei locali dell’impresa senza la preventiva autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro.