«E’ in atto una guerra dei numeri, certamente non da parte nostra. Dal primo momento ho sostenuto che i numeri ufficiali fossero sottostimati rispetto ai numeri reali anche perché i laboratori privati non comunicavano all’Asl e ai medici curanti i positivi». A dirlo Michele Romano, medico di base tra i primi a denunciare numeri più alti rispetto ai dati ufficiali diffusi dal Coc e dalla Prefettura (non dall’Asl). «Forse adesso è cambiato qualcosa per quanto riguarda il tracciamento. Bisogna dire che va fatto un plauso a quei funzionari che hanno cercato di tenere testa a questo fenomeno pandemico; ormai in molte regioni, non solamente nella nostra, fuori controllo. E non lo dico io, lo dicono illustri colleghi a livello nazionale. Se tutto era perfetto e noi abbiamo denunciato qualcosa che non andava bene, ma certamente non per fare del male a qualcuno ma per migliorare il sistema, se tutto era perfetto perché i tempi dei tamponi si sono allungati, perché i contagi sono aumentati, perché i ricoveri sono aumentati, perché i morti sono aumentati?» si chiede retoricamente il dottor Romano.
«Perché vogliamo anche parlare della telenovela dell’ossigeno liquido? Una bombola di ossigeno che non può essere prescritta dai medici curanti perché la loro laurea, la loro professionalità non permette di scrivere, di fare una semplice ricetta di ossigeno liquido. Una telenovela sulla quale vogliamo ritornare. Ci possiamo tornare quando volete. I poteri forti purtroppo si stanno coalizzando contro quei medici che dovevano essere rispettati nella loro dignità, nella loro professione. Purtroppo così non è stato. Qualcuno si è chiuso nella propria torre d’Avorio e mi dispiace che l’ordine dei medici in questo momento è molto più vicino al palazzo che non ai problemi della gente. Siamo sempre disponibili per un confronto pubblico o privato, quando volete» chiosa Romano.