Se il pesce (come l’ospite) dopo appena 3 giorni puzza, per i rifiuti la questione è molto simile. I tre giorni sono passati da tempo e le lische puzzolenti del pesce (perché di rifiuti si tratta, ndr) non sono poche. Dopo venti giorni dal sequestro del piazzale dell’Interporto di Cerignola (2 luglio, ndr) dove giacciono oltre 700 tonnellate di rifiuti a cielo aperto, la situazione in Zona Industriale, cuore dell’agroalimentare, non è per niente semplice. Il sole accelera le “trasformazioni” dei rifiuti e la puzza col cambiare del vento investe l’area produttiva cerignolana. Con la fermentazione in corso il cocktail è micidiale. Dopo venti giorni i rifiuti sono ancora lì e si sente puzza; l’intera faccenda rifiuti -raccolta, futuro dell’azienda SIA e relativi operai – non sembra prossima alla risoluzione e si sente tanta puzza; sembra sempre di essere finalmente al punto di svolta ma la svolta non c’è. Dopo venti giorni a puzzare – purtroppo – non sono solo i rifiuti.