Il Foggia compie l’impresa ed elimina l’Audace Cerignola nel primo turno nazionale dei playoff: finisce 3-0, con i rossoneri a realizzare nel recupero i due gol risolutori ai fini della qualificazione ai quarti di finale. Due le variazioni operate da Pazienza nel 3-5-2 iniziale: Allegrini in difesa in luogo dello qualificato Capomaggio, torna Malcore in avanti ad affiancare D’Andrea e Achik inizialmente in panchina. Cambia qualcosa anche Rossi, in ragione di infortuni e squalifiche: Dalmasso in porta, Rutjens in difesa, Frigerio in mediana e coppia offensiva Peralta-Beretta. In una cornice di pubblico da grandi occasioni, i padroni di casa partono com’è ovvio di gran carriera: al 4′ Frigerio calcia da ottima posizione, necessaria la deviazione in corner di Allegrini. L’Audace risponde al 6′: pallone vagante in area, Malcore calcia ma in maniera centrale, così Dalmasso interviene senza patemi. Gli ofantini tengono bene il campo, il Foggia si riaffaccia su punizione al 18′: il mancino di Costa finisce di poco a lato. L’Audace attende e riparte, sulla sinistra Russo effettua un bel traversone, D’Andrea stacca ma fuori misura. Grandissima opportunità sprecata dai rossoneri al minuto 33: sugli sviluppi di un corner dalla destra, il pallone filtra sino al secondo palo, dove Kontek spara incredibilmente alto da pochi passi. La squadra di Rossi torna a premere, colleziona numerosi tiri dalla bandierina (saranno sette a fine primo tempo), tuttavia nonostante alcune mischie Saracco non corre particolari pericoli. Si va all’intervallo sul risultato di partenza, alcuni frangenti di sofferenza da cui i gialloblu sono usciti indenni.
Leo per Rutjens è la prima mossa di Rossi al rientro dagli spogliatoi, Costa al 50′ pesca Bjarkason, la cui inzuccata tocca la parte superiore della traversa. Prima mossa anche di Pazienza, fuori Allegrini dentro D’Ausilio, Coccia scala nel terzetto in retroguardia, a seguire Achik e Bianco per Malcore e Langella. Percussione centrale di Sainz-Maza, lo spagnolo non trova il bersaglio. Nuova chance su calcio franco di Costa, sfera non molto distante dal palo con il Foggia alla ricerca della manovra giusta per passare in vantaggio. Saracco compie un doppio intervento quando il cronometro segna il 64′: sugli sviluppi dell’ennesimo angolo, prima è reattivo su Leo, poi su Petermann. Il Cerignola è molto ordinato e impedisce una seria e continua pressione verso la propria area, il tempo scorre e le ‘cicogne’ sembrano in assoluto controllo della situazione. Peralta insidia Saracco con un mancino rasoterra con parata in due tempi, ma poco più tardi i satanelli sbloccano. Sull’undicesimo corner battuto, è Schenetti a trovare il pertugio giusto con un tracciante angolato. Lo “Zaccheria” si infiamma, fra gli ospiti più di un elemento accusa noie fisiche: Beretta e compagni all’arma bianca, ultimi ingressi per l’Audace sono Righetti e Samele. Con gli avversari sbilanciati, Achik va via e mette un cross radente, provvidenziale Frigerio ad anticipare D’Ausilio (88′). Nel recupero però in rossoneri ribaltano la qualificazione, trovando le due reti decisive. Il 2-0 arriva al 93′: Beretta difende ottimamente palla, servendo Frigerio che con una staffilata nel sette batte imparabilmente Saracco. Il crocevia per andare nei quarti di finale nell’ultimo dei sei minuti di recupero, che nasce manco a dirlo da corner: nuovo mischione in area di rigore, Kontek pesca il jolly e provoca il boato dello stadio di casa. Non c’è tempo per andare oltre, finisce con la gioia dei rossoneri per una qualificazione agguantata praticamente all’ultimo secondo.
Termina fra le lacrime e lo scoramento generale l’avventura nei playoff dell’Audace Cerignola, che esce dalla competizione quando forse pensava di esser riuscito ad avercela fatta. Il calcio però può essere gioia e amara delusione, se giovedì scorso si esultava stasera il boccone da ingoiare è davvero indigesto. Nonostante tutto, la prima stagione dei professionisti resta da ricordare per i gialloblu, autori di una annata assai positiva con una salvezza mai in discussione e i playoff giocati comunque con onore. Ora qualche giorno di pausa per metabolizzare e poi si ripartirà per programmare la prossima stagione.
FOGGIA-AUDACE CERIGNOLA 3-0
Foggia (3-5-2): Dalmasso, Rutjens (46′ Leo), Kontek, Rizzo, Bjarkason, Frigerio, Petermann, Di Noia (52′ Schenetti), Costa (84′ Iacoponi), Beretta, Peralta. A disposizione: Raccichini, Vacca, Di Pasquale, Capogna. Allenatore: Delio Rossi.
Audace Cerignola (3-5-2): Saracco, Blondett, Allegrini (50′ D’Ausilio), Ligi, Coccia (84′ Righetti), Tascone, Langella (54′ Bianco), Sainz-Maza, Russo, Malcore (54′ Achik), D’Andrea (84′ Samele). A disposizione: Fares, Trezza, Olivera, Inguscio, Montini, Mengani, Botta, Ruggiero, Giofrè. Allenatore: Michele Pazienza.
Reti: 79′ Schenetti (F), 93′ Frigerio (F), 96′ Kontek (F).
Ammoniti: Rutjens, Peralta, Costa, Kontek (F); Langella, Allegrini, Sainz-Maza, Saracco, Blondett (AC).
Angoli: 12-1. Fuorigioco: 3-1. Recuperi: 2′ pt, 6′ st.
Arbitro: Giordano (Novara). Assistenti: De Angelis (Roma 2)-Cravotta (Città di Castello). Quarto ufficiale: Madonia (Palermo).
Non ho capito, 4 – 1 per l’Audace e poi 3 – 0 per il Foggia, totale 4 – 4 vale a dire pareggio. Perché il Foggia é passato? Al limite uno spareggio.
Il regolamento di queste fasi playoff stabilisce che in caso di parità di reti realizzate nel doppio confronto, passa il turno la squadra meglio piazzata al termine della stagione regolare. Il Foggia ha concluso il campionato al quarto posto, mentre il Cerignola al quinto ed ecco spiegata la qualificazione dei rossoneri.
Ah ho capito, non conosco il regolamento. Peccato, ad ogni modo l’ Audace Cerignola ha fatto un’ottimo campionato!!!!!!