In data 5 dicembre 2017 sono stati rimpatriati dall’Italia, con decreto di espulsione del Prefetto di Foggia e provvedimento di accompagnamento coattivo del Questore di Foggia, in quanto pericolosi per la Sicurezza Nazionale, due cittadini albanesi residenti in provincia di Foggia. Nella tarda serata i soggetti sono stati accompagnati in Albania da personale della Polizia di Stato della Questura di Foggia (Ufficio Immigrazione e Digos), a bordo di una motonave in partenza dal porto di Bari e quindi messi a disposizione dell’antiterrorismo albanese. Le investigazioni delle DIGOS di Foggia e Bari, nell’ambito di una pianificata azione di contrasto e prevenzione del terrorismo internazionale di matrice islamica con particolare riferimento al fenomeno dei foreign fighters dell’ISIS, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica DDA di Bari e si sono avvalse del contributo informativo dell’AISI.
Le indagini infatti hanno fatto emergere come gli albanesi attraverso il web fossero in collegamento con foreign fighters del ISIS; inoltre, nei social network avevano pubblicato documenti anti-occidentali ed antisemiti anche in concomitanza con attentati effettuati in Europa rivendicati dal gruppo terroristico in questione. Nelle pagine dei rispettivi profili Facebook – sui quali è stata condotta una approfondita azione di monitoraggio – sono state rinvenute le foto dei soggetti espulsi mentre impugnavano delle armi. A casa dei giovani, in provincia di Foggia, sono stati sequestrati – a seguito di perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica DDA di Bari – alcuni computer e telefoni cellulari, materiale utile a ricostruirne la rete di contatti, anche se non sono emersi ulteriori legami con persone residenti in Puglia.
NON LO FATE……………..SE NO DON NUNZIO S’ INCAZZA, IL FINTO PAPA BERGOGLIO PURE, LA BOLDRINI FA METTERE IN GALERA I POLIZIOTTI, NON LO FATE.
Cissà quanto saranno in pena i buonisti, alla notizia!!!
IN EFFETTI E’ STATO EMESSO IL DECRETO D’ ESPULSIONE, MA I DUE SONO E RESTANO IN ITALIA, COME IL 90% DEI DECRETI D ESPULSIONE.