<<L’Amministrazione Comunale e la Città di Cerignola esprimono le loro più affettuose condoglianze per la morte di Baldina Di Vittorio, il cui valore umano e politico ha sempre rappresentato per la nostra comunità un esempio da seguire>>. Con queste parole il Sindaco Antonio Giannatempo rende omaggio alla figlia di Giuseppe Di Vittorio, scomparsa all’età di 94 anni, partecipando con commozione al dolore che ha colpito i suoi familiari. Nata a Cerignola il 16 ottobre 1920, Baldina Di Vittorio fu educata nel clima dell’emigrazione antifascista in Francia. Impegnata fin da giovanissima nelle organizzazioni della gioventù comunista transalpina, si iscrisse al Partito Comunista Italiano nel 1938. Una volta scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, fu internata dalle autorità francesi nel campo di Rieucros; riuscì poi a rifugiarsi negli Stati Uniti insieme al marito Giuseppe Berti, prendendo parte all’attività dei gruppi antifascisti di New York. Con la Liberazione dal nazifascismo, poté tornare in Italia e divenne membro della presidenza nazionale dell’Unione Donne Italiane. Eletta come deputato nel 1963 nelle file del Pci, nel 1968 entrò in Senato. Esponente della Fondazione intitolata al padre, Giuseppe Di Vittorio, nel cinquantenario della scomparsa dello storico leader della Cgil prese parte alle iniziative per celebrarne la memoria organizzate sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
<<La scomparsa di questa donna, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere, costituisce una perdita enorme per Cerignola, di cui Baldina è stata una figlia nobile – dice il Sindaco Giannatempo -. E’ stato ineguagliabile quanto da lei fatto per garantire alle donne una piena emancipazione sociale e politica nel nostro Paese, così come è stata ammirevole l’azione svolta da Baldina a favore dei soggetti più svantaggiati della nostra società, sulla scia delle lezioni di dignità umana e politica offerte a tutti noi da suo padre, Giuseppe Di Vittorio>>.