Con ogni gesto, atto e/o posizione generiamo in qualcuno delusione. Sono molti i delusi nel calcio (per certe scelte societarie) così come sono tanti i delusi nella vita. E della vita fa parte la politica. Si assiste ogni giorno al movimento naturale dei delusi, a coloro che esternano il proprio disappunto/dissenso. Il problema è: come e perché? Come si dissente? Spesso abbandonando il terreno di battaglia e decidendo di giocare un’altra partita. Perché si dissente? Perché spesso non si è ottenuto quanto richiesto (il solito favore, ndr). Le argomentazioni diventano secondarie, la politica anche, perché tutto diventa una questione personale, solo e soltanto personale. La politica non c’entra più nulla. Si cerca così un ricollocamento, anche distante dalla propria storia (se uno la storia ce l’ha e la onora, ndr). La coerenza? Un timido ricordo!