E’ una vera denuncia pubblica quella effettuata dagli operatori del 118 delle stazioni di Capitanata. All’indomani dell’annuncio, e quindi poi dell’avvio, del processo di internalizzazione del servizio di soccorso 118, ci sono stati diversi episodi che hanno messo in allarme il comparto. «Ciò che sta succedendo in provincia di Foggia è surreale, neanche ai tempi dei corleonesi in Sicilia!». Queste le prime parole di un breve post Facebook che annunciava i diversi episodi che, suppongono molti operatori, potrebbero essere frutto dell’azione di qualche associazione che, con la procedura di internalizzazione, si è ritrovata a non poter più gestire il servizio di ambulanze, ormai governato internamente da Sanitaservice. Anche l’USB, Unione Sindacale di Base, era intervenuta sui diversi casi.
«In pochi giorni sono stati tagliati i freni di un’ambulanza, svitato un bullone di una ruota a un’altra postazione e, dulcis in fundo, tentato un furto di una ambulanza in una postazione di Foggia! Che cosa sta succedendo? A chi sono rivolti questi attacchi?», si chiedono a gran voce gli operatori. E non ultimi altri due episodi, ieri a Cerignola, quando l’infermiere che doveva iniziare il proprio turno alle ore 14:00 ha ritrovato il proprio armadietto completamente svuotato, senza più gli abiti per il lavoro e gli effetti personali. Stessa sorte per il suo collega che doveva iniziare il turno alle 20:00. Il tutto è stato oggetto di denuncia presso i Carabinieri che adesso hanno attivato delle indagini per chiarire i diversi episodi. Non si esclude che la denuncia pubblica degli operatori possa portare anche a indagini interne. Non ci sono prove evidenti che colleghino gli eventi alle diverse associazioni che sono state estromesse dal servizio ma il tutto, forse anche casualmente, combacia con l’avvio del processo di internalizzazione del servizio di 118 da parte di Sanitaservice.