“Stiamo assistendo oramai da un anno ad attacchi, nei quali si inserisce a pieno titolo il gravissimo episodio di vandalizzazione della Camera del Lavoro di Cerignola avvenuto nelle scorse ore”. A dirlo è stato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, in visita oggi a Cerignola in occasione del 65esimo anniversario dalla morte di Giuseppe Di Vittorio. Landini nella mattinata di oggi ha visitato Masseria Cirillo (in agro di Orta Nova), primo luogo di lavoro del sindacalista, il murale dedicato a Di Vittorio e il Liceo Artistico del Sacro Cuore, dove ha potuto ammirare una serie di opere dedicate proprio al leader sindacale morto a Lecco il 3 novembre del 1957. Nel pomeriggio Landini sarà nella locale Camera del Lavoro e presso il Teatro Mercadante.
“Nella storia di Di Vittorio la questione del sapere e della cultura è stata fondamentale – ha riferito il segretario generale -. Per lui lo studio e la cultura è stato un elemento per emancipare lui e le persone che rappresentava. Una delle cose che fece all’indomani dell’apertura delle camere del lavoro fu di organizzare delle scuole serali. La seconda era una campagna di lotta all’alcolismo. Così ci ha insegnato che fare sindacato vuol dire porre attenzione massima alle persone che vuoi rappresentare e ai loro problemi. L’umanità e la forza del rapporto con le persone erano importanti in Di Vittorio. Quando faceva iniziative si poneva il tema di far partecipare e far decidere democraticamente. Ha anche messo in discussione importanti accordi perché ai suoi non stavano bene. Vedere oggi il 40% dei cittadini che non vanno a votare è un problema nostro. Come CGIL abbiamo più di 5 milioni di iscritti, dei quali solo il 17% ha meno di 35 anni. Ecco perché le Camere del Lavoro vanno aperte per far entrare i giovani. Il diritto alla formazione e allo studio è un diritto che devi avere anche quando lavori. Questa è una delle battaglie che dovremo sostenere. Bisogna che nei nostri contratti dentro le ore di lavoro ci devono essere le ore di studio e di formazione”.