Ritornano alla vittoria i ragazzi di coach Totaro, che archiviano la sconfitta col Sarno espugnando il Palazzetto di Villaricca e portando a casa due punti sofferti ma importanti contro una squadra giovane ma determinata, che fa del “non mollare mai” una caratteristica principale, come dal resto già dimostrato domenica scorsa a Nardò. Una gara che non passerà alla storia come una delle più belle, quella disputata dai cannibali, che soffrono l’assenza di capitan Serazzi, fermo ai box dopo l’infortunio rimediato domenica scorsa ottenendo comunque il massimo risultato che li mantiene a pochi punti di distanza dalla terza piazza. Prima convocazione stagionale per il baby Giuseppe Prisciandara (’98), prodotto del vivaio dell’Udas di coach Totaro che parte col quintetto-base ed il freno a mano tirato. Dalle prime battute di gioco, infatti, i nostri appaiono sottotono e poco concentrati al contrario dei padroni di casa, che con tigna e personalità schiacciano il piede sull’acceleratore realizzando subito un +8 da brivido; un uppercut che sveglia Cerignola costretta ad inseguire, recuperare e chiudere il primo quarto in vantaggio di quattro (18-22), nonostante qualche amnesia difensiva. Un campanello d’allarme, quello suonato nel primo quarto di gara per la Castellano Udas, che non appare brillante come nelle ultime uscite ma tiene comunque botta, arginando la vivacità partenopea dei vari Filippi e Vallone (efficaci al tiro) con Martone, impegnato a farsi largo tra le maglie avversarie sotto canestro coadiuvato dalla rapidità di Falcone, che rende più rapidi i movimenti difensivi “raccogliendo” però 3 falli già dopo 15′ che lo condizioneranno per il resto del match. Un batti e ribatti che porta gli ofantini negli spogliatoi con una sola lunghezza di vantaggio, a dimostrazione dell’equilibrio vigente sul freddo parquet.

Il copione non cambia nel 3^ quarto di gara, mantenendo lo stesso leit-motiv dei 20′ precedenti: la gagliarda Partenope che aggredisce e pressa a tutto campo, affidandosi alle mani di Foa che infila triple importanti e la Castellano Udas che migliora i meccanismi difensivi, attaccando con intelligenza nonostante qualche errore di troppo dal perimetro cancellato successivamente dai canestri (e dagli assist) del “Tiburon” Ariel Svoboda, che contribuiscono a mantenere il distacco (seppur minimo) dagli avversari, oggi quasi indomabili. La svolta del match si ha soltanto negli ultimi dieci minuti, che vedono Andrea Maggi salire in cattedra e trascinare letteralmente i suoi alla vittoria gestendo con serenità i momenti finali del match, conquistando falli e mettendo a referto un 6/6 dalla lunetta che farà poi la differenza al termine di una partita che premia i cannibali, già con la testa al big match di giovedì sera col Trani dell’ex Frank Mazzotta.

PARTENOPE NAPOLI-CASTELLANO UDAS CERIGNOLA 55-64 (18-22, 34-35, 48-51)

PALL. PARTENOPE NAPOLI: G. Cannavale 2, Vallone 8, Montanaro, Filippi 17, F. Cannavale 8, Foa 10, Suriano 10, Errico. Non entrati: Birra, Vittoriosi. Coach: Francesco Olivo.

CASTELLANO UDAS CERIGNOLA: Jonikas 9, Svoboda 11, Falcone 4, Liguori 6, Martone 6, Di Nanni 6, Maggi 22. Non entrati: Mennuni, Cristiani, Prisciandara. Coach: Matteo Totaro.

ARBITRI: Vincenzo Di Martino di Scafati, Mirko Sabatino di Salerno.

TIRI LIBERI: Partenope 75%, Cerignola 70%.
RIMBALZI: Partenope 12, Cerignola 15 (Martone 7).