Presidio in Aula Consiliare, dopo che già ieri gli operai della Sia erano stati in Comune per protestare. Operai in totale disaccordo con le posizioni di Franco Metta, che ha predicato di restare uniti e proseguire nel percorso di salvataggio di SIA. “Sono 3 mesi che non prendiamo un euro – hanno detto le maestranze -, nonostante ci siamo sempre mostrati disponibili a pulire la città. Sono i cittadini a dirci che al posto nostro avrebbero incrociato le braccia. Il concordato ci ha bloccato gli stipendi ma crediamo che proprio per gli stipendi il blocco non valga. Quindi fateci sapere come e quando ci pagherete. Siamo convinti che grazie a questa tarantella messa in atto si siano risparmiati di fatto 1,5 milioni di euro. È inoltre, non capiamo se SIA va salvata oppure se dobbiamo veramente andarcene in Asipu. Anche Cerignola affida 20 postazioni ad una ditta privata, di notte a spazzare la strada c’è altra azienda. Fateci capire, perché c’è confusione”.
Il primo cittadino resta ad ascoltare e prova a replicare, così come il responsabile dello studio Porcaro, incaricato del procedimento di concordato preventivo. L’aria si surriscalda in non poche occasioni. Intanto alle 12,00 si decide di convocare gli altri Sindaci, molti dei quali hanno già affidato ad altre aziende il servizio, arrecando danno a Sia. La riunione é aggiornata alle 19,00 di oggi con tutti gli altri Sindaci.