Partono i saldi invernali 2023. Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento fortemente legato all’esperienza di shopping nei negozi. L’89% dei consumatori che parteciperanno all’appuntamento acquisterà uno o più prodotti presso un punto vendita fisico, mentre il 59% si rivolgerà all’online. I negozi sono preferiti soprattutto da over 35 (90%) e al Centro (92%). È quanto emerge dal sondaggio condotto per Fismo (la Federazione dei negozi specializzati in moda di Confesercenti) da Ipsos su un campione di 800 consumatori. Dal sondaggio emerge un forte interesse da parte dei consumatori: il 72% si dichiara interessato ad acquistare almeno un capo in saldo, per un budget medio di circa 160 euro a persona. E c’è un ulteriore 23% che deciderà in base alle offerte.
LA SPESA Ad avere già stabilito un budget è il 62% di chi si dice interessato. La media di 160 euro nasconde però una spesa media fortemente diversificata a livello regionale: nel centro Italia si spenderà in media 216 euro, un budget sensibilmente più alto di quello allocato in media nelle regioni del Nord e del Sud (rispettivamente 148 e 147 euro). Anche l’analisi per genere ed età restituisce ampi divari: a spendere di più saranno gli uomini (195 euro circa contro 125 delle donne) e gli over 35 (182 euro contro i 115 dei più giovani).
CHI COMPRA Ad attendere l’apertura delle vendite di fine stagione sono soprattutto le donne: 3 su 4 sono interessate all’acquisto, contro il 69% degli uomini. A livello territoriale, invece, la percentuale maggiore di intenzionati a comprare si registra nelle regioni del Sud e nelle Isole, dove il 76% vuole approfittare dei saldi. Quota che scende al 72% al Nord e al 68% nel Centro.
COSA SI COMPRA Quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono i maglioni: a progettare di acquistarne è il 63% degli intervistati (il 68% al Sud), una quota quest’anno leggermente superiore a quella dei consumatori interessati alle scarpe (62%), acquisto tradizionale dei saldi invernali. Seguono, a distanza, l’intimo (indicato dal 41%), gonne e pantaloni (39%), magliette, canottiere e top (35%), camicie e camicette (33%), borse (31%), oltre ad un 30% che proverà a portarsi a casa un capospalla a prezzo scontato. Il 28% dei consumatori cercherà invece abiti e completi, mentre il 26% approfitterà dei saldi per un nuovo foulard, sciarpa o cappello. Il 22% cercherà invece un’occasione sulla biancheria per la casa. Infine, c’è un 20% che punta ad acquistare in saldo un prodotto di piccola pelletteria (portafogli, portacarte, etc..) e un 18% cinture.
LA BEFANA L’avvio dei saldi cade in concomitanza con l’Epifania. E secondo il Centro studi di Confcooperative saranno 2 italiani su 3 a fare regali per l’occasione, per una spesa complessiva di 2 miliardi, 100 milioni più dello scorso anno, ma 200 milioni di euro meno del 2020. La spesa media per ciascun consumatore sarà pari a 72 euro. Ben 3 italiani su 4 dichiarano di aver speso troppo tra Natale e Capodanno e di voler risparmiare vista la contrazione dei risparmi, gli aumenti del carrello della spesa e della bolletta energetica. Gli italiani hanno cercato di trovare tutte le modalità di risparmio possibile, dal fare incetta di regali in occasione del Black Friday, ai saldi, al riciclo dei regali ricevuto a Natale che vale una contro-spesa di 3,2 miliardi.