Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, Luigi Giurato, fino a pochi mesi fa fedelissimo di Elena Gentile, oggi si pone criticamente nei confronti dell’assessore regionale, seppur non sembra totalmente con l’altra compagine, quella pezzaniana, dalla quale si era smarcato già nel pezzo giornalistico a sua firma su “il Democratico” (si ringraziava per l’ospitalità e si faceva un augurio al foglio, ndr). Abbiamo chiesto quindi a Giurato come vede la situazione del Pd, oltre a un parere sull’ultima iniziativa.
E’ stato tra i promotori dell’iniziativa “Rifare l’Italia, rifare Cerignola”, come giudica questa esperienza? E’ vero che è andato via polemicamente? «Sinceramente speravo venisse più gente, più persone che magari si sono allontanate dal partito, a causa del clima bellicoso, ma hanno voglia di far politica e di farla in un grande partito. Rispetto alle polemiche scaturite dal mio essere andato via ti racconto come è andata. Avrei dovuto chiudere io, ma alla fine per colpa di qualche fuori programma la scaletta è saltata. In quel frangente ho ricevuto una telefonata familiare e sono dovuto andar via».
Lei afferma che non c’è stata tanta partecipazione, perché? «Non lo so. Le stesse persone che io ho contattato, poi non sono venute. Sto provando a far questo oggi a livello cittadino. Voglio far si che la gente possa entrare nel partito, che partecipi alla vita della comunità attivamente e impegnandosi. Se è Gino Giurato quello che non va bene, il vecchio della politica da rottamare, che si deve far da parte, io sono disponibilissimo, ma purché ci sia gente nuova, che partecipi e che venga ai dibattiti».
Crede che possano raggiungere un accordo le diverse anime del Pd per tornare a far politica tutti insieme, magari già dopo il prossimo coordinamento? «Credo che il prossimo coordinamento sarà l’occasione, lasciami passare il termine, per vomitarsi addosso tutto, anche perché ci sarà Paolo Campo e ognuno vorrà dire la sua. Dopo però bisognerà far sintesi e uscire fuori da questa situazione. Il dissenso ci deve essere, è necessario, ma bisogna tornare a far politica davvero, preoccupandosi della città».
All’ultima iniziativa mancava la Segretaria del partito e la parte opposta. Come mai? Sono stati invitati? «La Segretaria mi hanno detto che è stata invitata, ma aveva un impegno familiare già precedentemente assunto. Gli altri non sono stati invitati».
L’onorevole Bonito può dare un contributo importante alla rinascita del Pd? «Tutti possono dare un contributo importante, tutti i cittadini».
Giurato non è esplicito, ma cerca in tutti i modi di non collocarsi né da una parte né dall’altra. Da un lato sa bene che la politica è l’arte del possibile, dall’altro il pensiero ricorrente corre al primo amore, che non si scorda mai.