Come aveva annunciato all’atto della sua nomina, Salvatore Tatarella, ex Sindaco di Cerignola oggi residente a Bari, ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza di Ofanto Sviluppo, incarico affidatogli dall’uscente Sindaco Antonio Giannatempo, con una lettera, inviata a Daniela Aponte, Commissario Prefettizio del Comune di Cerignola, e Michele Lamacchia, Sindaco di San Ferdinando di Puglia.
«Rassegno le dimissioni dalla presidenza della società Ofanto Sviluppo, in modo che il nuovo Sindaco di Cerignola, in accordo con il collega di San Ferdinando, possa nominare il Presidente di comune gradimento – si legge nel documento -. Sono lieto che nel brevissimo periodo della mia presidenza si sia potuto perfezionare e firmare un importante protocollo d’intesa con diversi rappresentanti istituzionali ed economici della provincia di Forlì e della Capitanata». Non manca, però, anche una frecciatina proprio a Giannatempo, la sua creatura politica, e all’uscente maggioranza: «Mi rincresce, invece, che a tale importante approccio non sia potuto seguire alcun altra concreta attività, anche a causa della mancata riunione dell’assemblea sociale, andata deserta per l’improvvisa assenza del dimissionario sindaco di Cerignola, titolare della maggioranza delle quote. Dopo il mio sopralluogo alla struttura, dove ho rilevato il grave stato di degrado degli immobili, l’impietosa vandalizzazione degli impianti e il furto di ogni immobile, ho chiesto che si procedesse, a cura delle amministrazioni proprietarie, a una ricognizione dello stato di fatto e al ripristino della guardiania. Purtroppo – conclude l’ex europarlamentare -, anche queste richieste non hanno avuto esito alcuno e, con questo mio atto di commiato, mi permetto di rinnovarle, affidandole al vostro senso di responsabilità e a scanso di ogni mia responsabilità».
Date la Presidenza di Ofanto sviluppo a specialisti nel campo alimentare e del marketing degli stessi. Spero che il nuovo Sindaco sappia scegliere il giusto professionista per tale attività.
IO VOTO ALLA REGIONE TATARELLA …………….. SALVATORE, COME COME NON è LUI IL CANDIDATO MA IL FIGLIO????? VABBE’ DAI NON SCHERZIAMO PROPRIO LUI FABRIZIO? MA CHE DITE NON HO VISTO UN MANIFESTO E SU QUALCHE VOLANTINO HO VISTO SOLO LA FACCIA DEL PADRE, AHHHHHHHHHH STA CERCANDO DI INGGANNARE LA GENTE FACENDO CREDERE CHE IL CANIDATO è IL PADRE PERCHE’ SE SI ACCORGONO CHE è LUI NON LO VOTA POU’ NESSUNO CAPITO CAPITO.
Avv. Tatarella non sei più Cerignolano perciò non ti possiamo più votare. Chi tradisce una volta tradirà sempre. Tornatene a Bari non sei più considerato dei nostri.
Sono d’accordo con te. Non si può ricordare di Cerignola solo per avere i voti, e poi fare gli interessi dei baresi.
…………fantasma, ogni cinque anni riappare per fottere i cerignolani!!!!! Bastaaaaaaaaa………..
Ancora questo? Ma basta!